Tac Frosinone, Ciacciarelli: “sotto quel nastro, niente”

Sanità non è solo Covid. Il mantra è noto, lo vanno ripetendo insigni rappresentanti della comunità scientifica e i dati del Lazio fanno rabbrividire. Nel 2020 è saltato il 36,4% dei ricoveri programmati, il 33,6% degli screening, il 31,5% delle visite specialistiche e degli esami ambulatoriali, come ha stimato Agenas, l’agenzia per i servizi sanitari regionali. Anche l’Ordine dei Medici di Roma è in prima linea nel denunciare le prestazioni andate a vuoto. “Abbiamo 194.975 visite oculistiche non fatte, 147.569 visite dermatologiche, 146.649 visite cardiologiche, 117.443 visite ortopediche, 65.891 mammografie non eseguite, 59.211 visite neurologiche, 52.749 tac non eseguite, 24.734 visite gastroenterologiche e 16.412 visite oncologiche mancate”, lamentano i rappresentanti dei camici bianchi, sottolineando come  la stessa Regione Lazio, che aveva annunciato di voler recuperare entro dicembre 2020 almeno il 90% di visite ed esami, abbia lasciato cadere tale rassicurazione rinviando tutto almeno di un anno. Una consuetudine però in Regione rimane viva: le cerimonie di inaugurazione. Neanche le limitazioni indotte dalla pandemia hanno bloccato il taglio di diversi nastri, che il più delle volte si è rivelato soltanto un’attivazione apparente. Uno degli esempi più eclatanti sarebbe la Tac dell’Ospedale di Frosinone, inaugurata il 7 maggio scorso, che a tutt’oggi sembra funzionare a mezzo servizio, secondo quanto riportato dalle cronache di diversi organi di informazione. La denuncia arriva dal consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli che parla di “inefficienza e disagi enormi per i pazienti e per i dipendenti dello Spaziani, che nulla hanno potuto contro le carenze organizzative della Asl del frusinate”. L’esponente della Lega parla di “una commedia taglia nastri molto di moda negli ultimi tempi nella Asl di Frosinone. Sarebbe il caso di dire – incalza – che sotto quel nastro non c’è niente”, giustificando così la sua assenza dalla cerimonia di inaugurazione, che “si supponeva fin dall’inizio che fosse un bluff”.

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