Policlinico, Fials: “è allarme rete fognaria”

“Policlinico Umberto I: è necessario un immediato intervento delle autorità regionali e di tutte le altre istituzioni competenti per garantire la messa in sicurezza dell’intero sistema fognario del nosocomio”. L’allarme parte dalla segreteria provinciale Fials di Roma che in una nota illustra le condizioni in cui si troverebbe la rete di smaltimento delle acque del nosocomio. “Occorre un indagine geofisica accurata – insistono i sindacalisti – e una progettazione mirata per arrivare a un completo rifacimento dell’intera rete che può sversare liquami nel sottosuolo del Policlinico oltre che in aree limitrofe dell’intero centro capitolino”. Ė ancora vivido il ricordo dell’allagamento del dirimpettaio ospedale George Eastman, nel marzo dello scorso anno in piena esplosione pandemica, quando per ben due volte in termine di pochi giorni si allagarono le stanze e i bagni destinati ai pazienti Covid e si rese necessario il trasferimento di una trentina di degenti in altra sede. Il tutto per le fogne ostruite, un problema che si tenta di risolvere da anni e che non sembra sia stato mai neanche sfiorato, nonostante gli svariati finanziamenti ricevuti nell’ultimo decennio dall’azienda per interventi edilizi, specie per le gallerie ipogee. Nonostante gli inviti della Regione Lazio, rivolti alla direzione generale e tendenti a fornire riscontri all’organizzazione sindacale, al momento non risulterebbero esaudite le richieste Fials. Eppure la gravità della situazione è nota da almeno dieci anni: note dei dirigenti dell’ufficio tecnico ai vertici aziendali risalgono al 2010 e al 2012 anno in cui intervenne anche l’incaricato della prevenzione e sicurezza sul lavoro denunciando, in una nota allo stesso ufficio tecnico “gravi criticità del sistema fognario generale e degli ipogei a partire almeno dall’aprile 2007”. Per gli interventi sarebbe stato previsto un impegno di spesa di oltre 7 milioni ma, evidentemente, “considerata la vetustà dei vecchi collettori, posti nelle sottogallerie, in gran parte deteriorati e disperdenti”, si legge nelle varie segnalazioni, le risorse non sarebbero sufficienti per porre un argine al consistente pericolo di dispersione dei liquami nel sottosuolo. Al momento, secondo l’organizzazione sindacale, le uniche deliberazioni adottate dal direttore generale Fabrizio D’Alba riguarderebbero soltanto un “intervento di rimodulazione della prima fase esecutiva del piano di riorganizzazione e ristrutturazione del Policlinico” escludendo il rifacimento dell’intera rete fognaria. 

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