Fials: “il Cto è privo dei sistemi di sicurezza”

Cto “Andrea Alesini”: il 26 aprile scorso nell’ospedale della Garbatella un principio di incendio ha scatenato il panico e a poco più di dieci giorni di distanza, il sindacato Fials chiede alla direzione della struttura e della Asl Roma 2 “quali misure di sicurezza intendano assumere per garantire l’incolumità di operatori e pazienti”. La densa nube di fumo, che in pochi minuti ha avvolto via San Nemesio, sembrerebbe essere scaturita da materiale di risulta e cumuli di legno depositati all’interno del perimetro ospedaliero, in uno spazio aperto in cui, secondo alcuni operatori dell’ospedale, “da anni giacciono strumenti di lavoro e masserizie varie senza che qualcuno se ne curi”. Messo sotto controllo l’incendio con l’intervento dei vigili del fuoco, gli agenti del commissariato di zona hanno effettuato un’ispezione all’interno del nosocomio per verificare eventuali danni a cose o persone. Considerato il perdurare delle condizioni di precarietà di alcuni locali della struttura, causa lavori in corso che sembrano interminabili, la segreteria Fials di Roma, “sulla base di segnalazioni ricevute” ha precisato nella nota indirizzata ai vertici aziendali che “è impellente che la direzione generale e la direzione sanitaria ci rendano edotti sui sistemi messi in posa per la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini utenti, compreso l’impianto montalettighe esterno e le scale di emergenza esterne per completare il piano antincendio oggi insufficiente; non ultima – prosegue la nota – l’apertura dell’uscita dalla struttura camera mortuaria che potrebbe agevolare anche le vie di fuga ed evitare l’assembramento di auto interne”. In sintesi, una bocciatura su tutta la linea ai sistemi di sicurezza dell’ospedale, che alcuni anni fa finì sulle prime pagine delle cronache romane per essere stato dotato di una porta antincendio che, in realtà, finiva sul vuoto, causa interruzione delle opere di ristrutturazione. La Fials non risparmia critiche nel suo scritto, facendo riferimento al “Codice civile e a un decreto del ministero dell’Interno del 2019, che obbliga le direzioni aziendali a eseguire nei dettagli piani, misure antincendio e sicurezza garantendo facili vie di fuga e mappature adeguate che – esplicita la nota – al momento non risultano alla nostra attenzione”. Lo stesso sindacato si riserva, qualora non fossero adottate misure di sicurezza e prevenzione “di adire alle vie giudiziali contingenti”. Direzione avvisata….(nella foto: uno spazio interno del Cto)

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