Ospedale dei Castelli: festa del lavoro con precari

In linea con il nostro editoriale, il mondo dei sindacati ha messo al centro della celebrazione del 1° maggio la sanità. Il segretario nazionale della Cisl Luigi Sbarra ha voluto evidenziare la vicinanza ai lavoratori del comparto, con la sua presenza al Nuovo ospedale dei Castelli, sulla via Nettunense. In particolare, sono state ricordate le vittime che il coronavirus ha mietuto tra gli operatori sanitari e sono state espresse parole di fiducia nel futuro grazie alla vaccinazione di massa che nella Regione Lazio non ha visto soste, neanche in questa giornata festiva. Ad accogliere Sbarra, oltre al segretario nazionale della Cisl Funzione pubblica Maurizio Petriccioli e al regionale Roberto Cherchia, 600 lavoratori precari del comparto, che entro breve potrebbero essere messi da parte, causa scadenza dei loro contratti. Un problema atavico quello dei precari e degli operatori di cooperative esterne, che nessuno ha mai pensato di risolvere, con gravi ricadute sulla qualità e continuità dei servizi svolti. I lavoratori hanno invocato la stabilizzazione, considerato che la maggior parte dei contratti, circa 5 mila, scadrà il prossimo 31 dicembre. Una bomba a orologeria che nessuno sta provando a disinnescare. Da parte aziendale, per la Asl Roma 6 era presente il direttore generale Narciso Mostarda, insieme a una folta rappresentanza di lavoratori di ruolo, nel rispetto delle norme di distanziamento. Hanno portato il loro saluto alcuni delegati locali della Cgil e Uil. Direttore generale e sindacalisti hanno espresso il proprio apprezzamento e gratitudine a tutti gli operatori per il loro impegno nella lotta alla pandemia. Non sono arrivate però le assicurazioni attese dai precari, che confidavano, almeno nella giornata dedicata ai diritti dei lavoratori, in un impegno dei sindacati e, soprattutto della Regione Lazio.   

 

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