Con voi da 10 anni

Da dieci anni con voi, il nostro appuntamento quotidiano, la nostra conversazione sulla sanità, sulla salute, sui diritti sociali dei cittadini. Il 2 febbraio del 2011 sireneonline.it faceva il suo ingresso in rete. Una testata nata in realtà nel 2000 come “Sirene mensile della sanità romana” in formato cartaceo, che si riprometteva di posare lo sguardo sul complesso mondo delle Asl, degli ospedali, dei policlinici universitari, degli istituti di ricerca. Ė un ricordo tenero quello del primo numero in assoluto anzi, del numero zero, così usava chiamarsi l’esperimento di un nuovo giornale. Proponemmo il notiziario con gli scarsi strumenti a disposizione: un gruppo di comunicatori  specializzati in ambito “sociosanitario” usciti dall’Università di Tor Vergata, tanti argomenti da affrontare, la tipografia di un amico a costi competitivi e grandi speranze. “Abbiamo deciso di farci sentire e vogliamo farlo ammaliandovi con il nostro canto”. Iniziava così, ingenuo e un po’ retorico, il nostro editoriale, tutto teso a risvegliare nei cittadini il desiderio di imporre la propria voce sopra le voci più potenti. Non ce lo aspettavamo: fu un successo. In breve arrivammo a un mensile con tutti i crismi: 32 pagine a colori, 10mila copie di tiratura, distribuzione in tutte le Asl e gli ospedali della Capitale. La rivoluzione tecnologica ha cambiato tutto, non si stampa più, non si affrontano costi proibitivi, non ci si affanna più, tappa per tappa, nella distribuzione del numero nei presidi sanitari in cui si toccava la realtà con mano, si stabilivano contatti, si consolidavano rapporti. Tante cose non sono più come prima ma una si: la ricerca della verità. La nostra scelta, di osservare con attenzione e provare a spiegare tutto ciò che si muove intorno ai temi della salute, nasce dal desiderio di capire e far capire tutto quello che c’è dietro le veline di qualche assessorato, le dichiarazioni di alcuni politici, le decisioni di tante direzioni “aziendali” che sovente, con il diritto alla Salute non hanno nulla a che vedere. E proviamo, ogni tanto, a dar voce a quei cittadini attaccati a un telefono che spesso squilla a vuoto, a coloro che hanno difficoltà a ottenere una prestazione dovuta per legge, a chi è stato leso nei diritti essenziali della persona, a quelli che attendono mesi e mesi per una visita, un esame, un intervento. Dal 2000 a oggi sono cambiate molte cose: alla speranza di quegli anni si è sostituita la cupezza di un futuro incerto e la sanità, specie in quest’ultimo periodo, è il settore che sopporta il fardello più pesante degli errori commessi. Per questo andiamo avanti, sperando che sempre di più le voci dei cittadini sovrastino quelle di chi non è stato in grado di rispondere ai loro bisogni.       

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