Emergenza 118: “Troppi privati, marcia indietro”

Accordo regione sindacati per la reinternalizzazione di alcuni servizi. Stop chiamate ‘spot’

È sotto gli occhi di tutti. Un’ambulanza a sirene spiegate nelle strade di Roma o del Lazio difficilmente avrà impresso il logo dell’Ares 118, ovvero del servizio pubblico. Da tempo sono le croci private a svolgere larga parte dei servizi, specie con le cosiddette chiamate a ‘spot’, richieste inizialmente effettuate in caso di carenza di vetture pubbliche, divenute ormai la prassi, secondo quanto denunciato dai sindacati. Così, le organizzazioni Cgil, Cisl, Uil Funzione pubblica, hanno siglato un accordo con la Regione, per consentire la reinternalizzazione di mezzi e personale, da concludere in 36 mesi.

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