Direttore ti scrivo…
La lettera di Zingaretti

Gentile Direttore, colgo questa occasione per rivolgere, per la prima volta nella mia nuova veste istituzionale, il più caloroso augurio di buon lavoro alle lavoratrici e ai lavoratori delle Aziende sanitarie e ospedaliere della Regione Lazio e alle loro direzioni.

Come ben sa, l’amministrazione si è appena insediata ed entro pochi giorni porterà a compimento il quadro degli atti necessari per la piena messa a regime della sua azione di governo. Tra le prime iniziative che intendiamo adottare avrà particolare rilievo la definizione di un modello di attuazione mirata della spending review a partire dall’ambito sanitario, tale da innovare i processi, anche con l’introduzione di nuovi criteri di trasparenza e valutazione, senza compromettere la quantità e qualità dei servizi. In vista di questi provvedimenti, appare opportuno che le strutture assumano, in questa fase, esclusivamente iniziative volte ad assicurare il regolare svolgimento dei servizi, nelle more dell’individuazione di criteri di efficienza ed efficacia della spesa, astenendosi dall’adottare provvedimenti o nomine che possano compromettere il raggiungimento di tale obiettivo. Certo della Sua attenzione e fiducioso nell’avvio di una solida e proficua collaborazione, colgo l’occasione per rivolgerLe i miei più cordiali saluti.
Nicola Zingaretti

Segnali incoraggianti

Ci piace l’esordio di Nicola Zingaretti. A un patto però: che alle parole seguano i fatti. L’invito alla moderazione è sacrosanto ma il presidente, a nostro avviso, non può limitarsi a congelare la situazione attuale. É  chiaro che a nessun direttore generale, in ansia per il proprio destino, conviene in questo momento nominare qualche consulente, attribuire incarichi ai sensi dell’articolo 2222 del codice civile, inventare fantasiosi espedienti e articolati contratti per giustificare la presenza di figure esterne atte a svolgere non ben precisate attività. Nessuno si sognerebbe ora di autorizzare spese ingiustificate. É  altrettanto chiaro che il presidente della Regione Lazio è chiamato a verificare quanto è successo negli ultimi anni, quante risorse siano state prosciugate contro ogni criterio di efficienza ed efficacia della spesa e decidere di conseguenza. La legge prevede per i direttori generali, una verifica a 18 mesi dal loro insediamento, un passaggio ai raggi X che, a tutt’oggi, nessun presidente si è mai sognato di mettere in atto.

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