Psicologi Asl Frosinone: il danno e la beffa

Pandemia e danni alla psiche: non esistono studi specifici in proposito ma da più parti si evidenzia il disagio che chiusure, restrizioni, divieti e imposizioni hanno esercitato sul morale di tutti e, in particolare, sulle emozioni dei più giovani. Per questo si è ritenuto opportuno potenziare il servizio pubblico con la figura dello psicologo e alcune Asl del Lazio hanno risposto positivamente a tale esigenza. Per prima l’azienda sanitaria di Frosinone che nel marzo 2020 ha approvato un avviso pubblico per assumere, a tempo determinato due dirigenti psicologi per la branca di “Psicologia clinica e psicoterapia”. Un anno dopo, nell’aprile 2021, proprio in risposta alle esigenze che le ricadute della pandemia avevano evidenziato, si procedette allo scorrimento della graduatoria dell’avviso, con l’immissione temporanea nei ruoli della Asl della Ciociaria di 31 professionisti che, sulla base di successivi accordi tra sindacati e assessorato alla Sanità della Regione Lazio, avrebbero dovuto essere stabilizzati. Con grande sorpresa però, l’immissione permanente nei ruoli professionali dell’azienda non si è verificata. A differenza di tutte le altre Asl, in cui si è proceduto alla stabilizzazione di tutte le figure professionali, a Frosinone si è optato per portare i contratti degli psicologi a scadenza naturale, con l’inspiegabile assunzione di altri 35 professionisti utilizzando la graduatoria della Asl Roma 5, sebbene la stessa Regione abbia ribadito, con apposita nota del 3 marzo 2022, la necessità di “prorogare tutti i contratti a tempo determinato attualmente in essere”. Per i professionisti, oltre al danno del licenziamento, anche la beffa di essere scavalcati da altri colleghi: una guerra tra poveri. Sulla vicenda, lancia l’allarme il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli che, a tal proposito, ha predisposto una interrogazione al presidente Nicola Zingaretti, per conoscere “i provvedimenti normativi e finanziari che si intendono assumere per ripristinare le corrette procedure di proroga”. L’esponente della Lega rivendica “la priorità delle assunzioni degli psicologi reclutati con avviso pubblico nel 2020”. E ora si attende chiarezza sulla vicenda e, soprattutto, la verifica se sia stata messa in atto una violazione dei diritti, su cui non si dovrebbe transigere.

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