Monte Mario, a piccoli passi verso il “Parco della salute”

Ė stato scelto il 21 aprile, il Natale di Roma, per celebrare la pedonalizzazione dell’area centrale del parco del Santa Maria della Pietà a Monte Mario e l’avvio dello spazio giochi. Una prima manifestazione che apre il cammino al percorso di “valorizzazione” e investimenti riservati al complesso, nato nel 1907 per ospitare le persone affette da patologie mentali. Dal piazzale di ingresso alla piazza delle Ninfee, passando per la zona antistante la chiesa, i rappresentati della Regione Lazio, della Asl Roma 1, di Roma Capitale e del Municipio XIV hanno potuto apprezzare le opere realizzate, tra cui la nuova pavimentazione e la sistemazione delle aiuole, gli interventi sul patrimonio verde, con la messa in sicurezza di 54 maestosi pini, il censimento delle numerose essenze arboree e la loro georeferenziazione (realizzazione di cartografia digitale tramite attribuzione di coordinate). Lo spazio interessato da tale operazione si estende per circa 170mila metri quadrati con un totale di 2442 piante e 48 tipologie di essenze, un vero polmone verde al centro di un quartiere che ha avuto un convulso sviluppo. Alla nuova dottrina “green” sono ispirati i giochi per i più piccoli con arredi in legno improntati ai cosiddetti criteri ambientali minimi. Soddisfazione per la sinergia tra tutte le istituzioni coinvolte è stata espressa dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, che anticipa la realizzazione a regime del “Parco della Salute e del benessere”, progetto proposto dalla Asl Roma 1 che vede gran parte degli edifici del complesso destinati a usi sanitari. Nel 2018 un protocollo di intesa tra Roma Capitale, Regione, Città Metropolitana e Municipio XIV, prevedeva la realizzazione della cosiddetta “Centralità urbana Santa Maria della Pietà per la riqualificazione dell’area e la valorizzazione della sua funzione pubblica e socio-culturale”. Una virata in tutt’altra direzione quella attuale, che ha incontrato l’opposizione di molti comitati cittadini che hanno proposto un ricorso al Tar, chiedendo il rispetto degli accordi siglati quattro anni fa. E ora si attendono i fondi previsti dal Pnrr, 50 milioni per la totale riqualificazione del comprensorio in attuazione del Piano urbano integrato, che dovrebbe caratterizzare la riconversione del complesso improntandola al benessere della persona.  Al momento, per questa “architettura” del giardino sono stati investiti 2 milioni.

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