Covid, Aodi: adeguare i tempi della Ecm

“Diamo un po’ di tempo a chi è rimasto indietro, non pretendiamo assolutamente sconti ma un adeguamento della situazione alle esigenze imposte dalla pandemia”. Lo chiedono all’unisono Foad Aodi, presidente Associazione Medici stranieri in Italia (Amsi) e Jessica Faroni vice presidente di “Uniti per unire”, un team di natura internazionale che raggruppa numerosi professionisti in un movimento transculturale presente in 80 paesi e presidente di Aiop, associazione dell’ospedalità privata. “I professionisti da quasi due anni stanno sostenendo grandi sacrifici” sostiene Aodi, che presiede inoltre l’Unione medica euromediterranea e ha incarichi in Fnomceo, federazione dei medici. “In linea con quanto verificatosi lo scorso anno, chiediamo al ministero della Salute di posticipare la scadenza per i crediti formativi dal 31 dicembre di quest’anno a dicembre 2022, causa emergenza continua, adeguando gli stessi alla riorganizzazione di tutto il comparto sanitario legato alla pandemia. Sarebbe il caso di rivedere tutto il meccanismo dell’Ecm (educazione continua in medicina) – precisa il presidente – valorizzando e concedendo crediti formativi anche a chi organizza congressi e agli stessi relatori dei convegni, di corsi di aggiornamento accreditati, di professionisti con esperienze formative acquisite all’estero, nella cooperazione internazionale e nelle emergenze sanitarie internazionali”.  E aggiunge inoltre, tra i potenziali beneficiari di riconoscimenti formativi, coloro che si occupano di ricerca, che producono pubblicazioni, che partecipano in qualità di relatori ai Master universitari. Riconoscimenti analoghi, secondo Aodi, dovrebbero essere conferiti inoltre a chi ha esercitato nei reparti Covid, nell’emergenza-pronto soccorso e nei programmi di vaccinazione, punta di diamante della sanità di molte regioni

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