Ospedale di Lipari: “Fateci il regalo di Natale”

Si affidano all’ironia gli abitanti di Lipari, che sui social chiedono alla Regione Sicilia di ripristinare tutti i servizi soppressi nell’ospedale locale, affidandosi al buonismo che di solito precede le feste natalizie. Una storia iniziata una decina di anni fa: hanno esordito cancellando l’Ostetricia e ginecologia, un’azione fortemente simbolica che privando la località della neonatologia, ha lanciato il messaggio di morte lenta, senza possibilità di rinascita. A mano a mano il nosocomio ha perso pezzi: riduzione dei posti letto, chirurgia ridotta alle emergenze, camera iperbarica soppressa, personale dimezzato, tanto da arrivare a non poter garantire i cosiddetti “lea”, livelli essenziali di assistenza. Una condizione che si è acuita nel periodo di pandemia, per cui è molto più difficile, in caso di sospetto contagio, avere cure e assistenza tempestive. Per questo è partito un esposto in Procura, accompagnato da una petizione, a cui il commissario della Asp, azienda sanitaria provinciale di Messina Bernardo Alagna ha risposto assicurando di voler rimpiazzare i vuoti in organico, dichiarazioni rese al locale quotidiano “La Sicilia”, a cui gli isolani non credono. Ma c’è di più, al momento si è riaffacciata l’emergenza vulcanica che rende ancora più insicuri i residenti. “Gli amministratori forse non sono consapevoli che la nostra sicurezza dipende unicamente da un volo di elicottero e da un posto letto libero in un altro presidio, che solitamente dobbiamo implorare”, dichiarano alcuni rappresentanti del comitato promotore della petizione. Una situazione comune a tanti ospedali presenti sulle isole che hanno subito lo stesso trattamento, senza tener conto delle difficoltà dovute al territorio svantaggiato come, ad esempio, avviene “sul continente” per gli ospedali montani.

Per approfondimenti: https://www.sireneonline.it/wordpress/?p=8686

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