Farmacap, Marzetti: “servono scelte coraggiose”

Un tempo era una florida azienda sociosanitaria del Comune di Roma: dal 1997, anno in cui fu creata, Farmacap aprì in breve 45 farmacie diffuse in tutta la città, con una forte concentrazione nei quartieri periferici a sud est della capitale. Vendeva farmaci a prezzi calmierati e offriva servizi aggiuntivi ai cittadini, specie quelli più fragili e in difficoltà economiche. Negli anni, investimenti gestiti in modo non ottimale e scelte non oculate, ne hanno fatto una delle tante aziende comunali in crisi e ora la partecipata capitolina, dopo sette anni consecutivi di commissariamento è in liquidazione, a meno che un piano industriale oculato non ne risollevi le sorti. I numeri sono impietosi: 45 farmacie con 360 dipendenti che rischiano il posto e 16 milioni di deficit, con crediti verso il comune per 4 milioni e la regione per ben 12 milioni di euro. L’ultimo commissario, in ordine di tempo, è l’avvocato Jacopo Marzetti, già garante per l’infanzia della Regione Lazio, nominato da Virginia Raggi il 19 maggio scorso, che per correttezza istituzionale ha rimesso il suo mandato nelle mani del sindaco Roberto Gualtieri, raccomandando la ricapitalizzazione dell’azienda per garantirne la sopravvivenza, nonostante la stessa abbia registrato perdite per tre esercizi consecutivi. Numerose negli anni le prese di posizione sindacali e in Assemblea capitolina, con frequenti interrogazioni dei consiglieri che hanno sollecitato indagini contabili. Le farmacie comunali, risorsa per la città e ancor più per le periferie, dove è presente l’80% degli esercizi, potrebbero rappresentare un presidio sociosanitario di grande redditività per le casse comunali e di indispensabile utilità per la cittadinanza ma servono scelte coraggiose e un piano di risanamento per riportarle a nuova vita, allontanando progetti di privatizzazione.  

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