Ospedale di Velletri: via la vascolare e l’urologia

L’ospedale “Paolo Colombo” di Velletri continua a perdere pezzi. Questa volta tocca alla chirurgia vascolare e all’urologia, due reparti considerati eccellenze del nosocomio veliterno. E non è una sorpresa. Era tutto previsto nell’atto aziendale presentato nel mese di giugno in un teatro cittadino e il trasferimento dei due reparti al Nuovo Ospedale dei Castelli sulla via Nettunense in località Fontana di Papa, segue quello di ostetricia e pediatria, che il cui spostamento risale a un anno fa, in circostanze di emergenza dettate dalla pandemia. Nulla si sa del ricorso presentato al Tar del Lazio per il ripristino del punto nascita, altra grande ferita che ha privato la cittadina del Lazio di un servizio essenziale. Ne sanno qualcosa alcune partorienti di zona che alcuni mei fa non ce la fecero a raggiungere il nosocomio a 15 chilometri dalla città veliterna e hanno dato alla luce i propri figli davanti all’ingresso del Colombo, su cui avevano disperatamente ripiegato per accelerare i tempi. “Una situazione insostenibile in una regione che si rispetti”, sostengono all’unisono i comitati di cittadini da tempo mobilitati per sensibilizzare la direzione della Asl Roma 6 e le autorità regionali. Intanto lo smantellamento va avanti, in un territorio di 21 comuni, con un bacino di utenza di 150mila abitanti che l’estate raddoppiano. “Eravamo un punto di riferimento, i primi nel Lazio dopo gli ospedali romani, abbiamo salvato tante vite”, commentano gli operatori della chirurgia vascolare. E nulla trapela dai vertici della direzione generale della Asl Roma 6, che in occasione della chiusura del punto nascita, pur sostenendone l’indispensabile funzione, ne attribuirono il trasferimento alla “necessità di far quadrare i conti”.  

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