Vaccini, Aodi: “Superare gli squilibri mondiali”

Vaccinazioni in Africa: un bilancio fallimentare. A tutt’oggi soltanto il 3% della popolazione ha effettuato il ciclo completo mentre il 4,5% è immunizzato con solo una dose. “Bisogna vaccinare almeno il 40% della popolazione entro il 2021 nel continente e negli altri paesi in via di sviluppo – sostiene Foad Aodi, presidente dell’Associazione medici stranieri in Italia – altrimenti non si arriverà mai all’immunità di gregge. I dati forniti dai nostri medici e rappresentanti locali in 80 paesi non confortano perché fotografano una situazione difficile sia per le vaccinazioni, sia per quanto attiene alla situazione sanitaria”. Il professore elenca i principali motivi di disagio relativi alla pandemia a livello globale, sottolineando che solo il 35% della popolazione mondiale sarebbe immunizzata ed evidenzia gli squilibri esistenti tra i paesi ricchi e il resto del mondo. “La differenza è evidente se si considera che per ogni 100 persone in Africa c’è a disposizione poco più di una dose di antidoto contro le 100 dei paesi ricchi e sovente bisogna ricorrere al mix di farmaci” sottolinea Aodi. L’Africa, che ospita il 17% della popolazione mondiale, ha ricevuto soltanto il 2% della produzione mondiale dei vaccini, si tratta quindi di un problema di equa distribuzione che va risolto in modo tempestivo ed efficace, come ha sottolineato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, evidenziando la necessità di un superamento globale dell’emergenza. Un primo passo in tal senso è quello dell’Unione europea che ha condiviso 450 milioni di dosi ma la vera risposta sta nel favorire lo sviluppo di una industria farmaceutica africana, mettendo alla prova la competenza dei ricercatori locali.

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