Il G 20 Salute inizia con un focus sulle patologie mentali

Partono domenica 5 settembre i lavori del G20 Salute a Roma, con la partecipazione di delegazioni da tutto il mondo. L’appuntamento, per questo foro internazionale di recente istituzione, causa pandemia è diventato di importanza strategica ma, a sorpresa, il ministro della Salute Roberto Speranza decide di dare il la, toccando il tema della salute mentale. “Non c’è salute e non c’è benessere senza piena salute mentale” ha esordito in un filmato il segretario del movimento “Articolo 1” e forse l’attenzione dell’esponente del piccolo gruppo si concentra sulle risorse del Pnrr destinate in prevalenza alla medicina territoriale. Un settore da ricostruire, in cui i servizi per persone affette da patologie mentali sono pesantemente carenti. Un primo step della conferenza dei 20 Paesi più sviluppati della terra ci fu a maggio, con il Global Health Summit svoltosi sempre nella Capitale – il G 20 è attualmente presieduto da Mario Draghi – e nello splendido villino di villa Pamphilj, realizzato da Alessandro Algardi, si delinearono le linee strategiche per gli interventi sulla salute e sul benessere delle persone. “People, Planet, Prosperity” le parole d’ordine che dovrebbero guidare ogni azione, con buona pace della manifesta avversione all’uso dell’inglese del presidente del Consiglio. Una indicazione che mette in primo piano il nostro benessere legato all’ambiente in cui viviamo. Sicuramente, in un momento di massima tensione legato ai provvedimenti sulla diffusione del Covid, al summit sono legate importanti aspettative. Prima fra tutte la maggiore distribuzione dei vaccini ai Paesi poveri, che nel pomeriggio del 5 si concretizzerà in una manifestazione dei movimenti antagonisti di sinistra nei pressi di Villa Pamphilj, una delle sedi dell’evento. “Ho voluto con forza che il G20 italiano, riunione di tutti i ministri della Salute, si aprisse con un forum sulla salute mentale, per dare il segnale della centralità della stessa per le politiche sanitarie dei prossimi anni”, ha concluso nel suo intervento il ministro Speranza. Green pass e vaccini possono anche attendere.

(Nella foto: villino del Bel Respiro, sede dell’evento di maggio)

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