Draghi plaude alle proposte della Commissione anziani

“Una iniziativa di enorme rilevanza sociale ed etica.”  Il plauso arriva dal presidente del Consiglio Mario Draghi, che oggi, 1° settembre, ha ricevuto monsignor Vincenzo Paglia presidente della Commissione per la riforma della assistenza sanitaria e sociosanitaria per la popolazione anziana, istituita in seno al ministero della Salute e fortemente sostenuta dal ministro Roberto Speranza. “L’Italia deve garantire i diritti degli anziani, il rispetto della dignità della persona in ogni condizione – ha sostenuto Draghi, insistendo sulla “assistenza sociosanitaria che deve essere adeguata e responsabile.” La garanzia di un forte appoggio dall’esecutivo, che porrà in primo piano la “Carta dei diritti degli anziani e dei doveri della società”, redatta dalla stessa commissione e suddivisa in tre capitoli: il primo attiene al rispetto della dignità della persona nella terza età ed elenca i diritti delle persone anziane; la seconda parte, “per un’assistenza responsabile”, riguarda sia i diritti delle persone anziane sia i doveri dei medici, degli operatori sanitari e delle istituzioni, in relazione ai percorsi di cura e alle modalità di erogazione dell’assistenza sanitaria. La terza e ultima parte, “per una vita attiva di relazione”, comprende i diritti delle persone anziane nella vita di convivenza, facilitando loro la possibilità di accedere a servizi culturali e ricreativi, con particolare riferimento a chi abbia limitazioni e disabilità psico-fisiche. Le istituzioni, da parte loro, debbono impegnarsi per evitare ogni forma di isolamento e reclusione. L’impegno di monsignor Paglia e della commissione, si concretizza in primo luogo “contro il monopolio delle Rsa” puntando alla possibilità di una assistenza domiciliare adeguata, evitando il più possibile il ricovero e favorendo “le cure a casa loro”, slogan molto efficace da cui è partito il lavoro della commissione. Il momento, considerate le risorse stanziate con il Pnrr, non poteva essere più favorevole, considerato che lo stesso piano Ue punta sulla riorganizzazione della medicina del territorio.   

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