Asl Roma 5, avanti piano

Asl Roma 5, il potenziamento dei servizi procede a piccoli passi. Risale al 22 marzo scorso l’attivazione della nuova area di terapia intensiva e sub-intensiva destinata ai malati di Covid-19 presso l’ospedale “Coniugi Bernardini” di Palestrina. Si tratta di otto posti letto dotati di monitor e centrali di trasmissione da remoto dei segnali. Presso lo stesso ospedale è stata inoltre installata la nuova Tac mobile che garantirà la continuità del servizio e l’erogazione delle prestazioni radiologiche ai pazienti assistiti con una maggiore flessibilità. Un’altra nuova Tac di ultima generazione è destinata all’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli che si arricchisce così di un’altra importante dotazione, per una azienda sanitaria che in questi ultimi anni ha visto aumentare a dismisura le difficoltà nell’offerta assistenziale. Soddisfazione è stata espressa dai vertici regionali e dal direttore della Asl Roma 5 Giulio Santonocito, secondo cui “grazie a questo ulteriore intervento il presidio ospedaliero di Palestrina rafforza la sua risposta anche nella gestione delle criticità”. Alcuni giorni fa inoltre è stato pubblicato un bando di concorso per 29 posti di medico dell’emergenza da assumere a tempo indeterminato. Perplessità, al contrario, manifestano i comitati dei cittadini da anni in prima linea per la tutela della salute nel territorio tiburtino. Primo fra tutti il comitato “Salute e ambiente Asl Roma 5”, per i cui rappresentanti i 4 posti in terapia intensiva e i 4 in sub intensiva sarebbero soltanto un “pannicello caldo” rispetto alle ataviche carenze che nessuno sembra in grado di risolvere mentre i medici destinati al pronto soccorso e accettazione, non servirebbero a colmare la grave carenza di anestesisti necessari per la corretta gestione del reparto di terapia intensiva. “Non vorremmo che gli otto posti letto attivati si trasformassero nella solita scatola vuota”, sostengono dal comitato. “Per sostenere i turni in tali reparti, servirebbero almeno 7 anestesisti in più, insieme a un patologo e a un radiologo clinico in turno 24 ore su 24. Per non parlare dei cardiologi e dei cardiochirurghi, altre figure che difettano nell’organico dell’ospedale di Palestrina”. Insomma, la situazione non è per niente tranquilla, per questo i rappresentanti del comitato hanno chiesto di essere ricevuti dal direttore generale Santonocito, finora senza esito.

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