Pisana, mozione anti-fuga dei medici dalla provincia

Medici specialisti: è fuga dagli ospedali di provincia. L’allarme viene da più parti, specie dai sindacati. In particolare, Luciano Cifaldi della Cisl Medici Lazio ha dichiarato: “c’è una fuga centripeta verso Roma o, in particolare verso i capoluoghi di provincia, tanto da mettere in seria difficoltà le Asl, le strutture ospedaliere periferiche e l’offerta assistenziale complessiva del territorio”. Per questo è stata presentata alla Regione Lazio una mozione – di cui è prima firmataria la consigliera Eleonora Mattia, presidente della commissione Lavoro, con adesione di gran parte dei rappresentanti del gruppo Pd – che ha ricevuto il plauso dei sindaci di Valmontone, Colleferro, Artena, Labico, Segni, Gorga, Gavignano, Montelanico e Carpineto Romano. Nell’atto, si rammenta la carenza di professioni specialistiche “che genera una situazione critica aggravata ulteriormente dall’emergenza epidemiologica da Covid-19 che influisce negativamente non solo sulla qualità dei servizi erogati ma rende meno attrattivi e competitivi questi territori”. Per questo, all’indirizzo dei vertici regionali c’è l’appello a “incentivare e sostenere la scelta di medici specialisti e gli specializzandi ad operare nelle province della Regione. La questione è complessa e delicata ma rappresenta un’urgenza su cui intervenire per garantire il diritto alla salute dei cittadini e il benessere complessivo della comunità”, esorta l’esponente Pd. Con la mozione, si intende incentivare la mobilità dei camici bianchi, “verificando tutti gli strumenti idonei a potenziare le Asl e le strutture periferiche”, con un auspicio al potenziamento dei servizi del territorio, finanziando politiche retributive per chi opera in zone disagiate. Scetticismo da parte dei cittadini che attendono fatti concreti. “Non si può correre ai ripari dopo aver decimato la sanità locale, come ha fatto la Regione Lazio con tagli indiscriminati”, attacca Sandro Ferretti, sottolineando il vuoto che si trovano intorno i medici appena assunti negli ospedali di provincia.  (Nella foto: ospedale di Colleferro)

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