Forlanini: mille dubbi sull’agenzia ‘fantasma’

Agenzia biomedica europea al Forlanini: un coro di critiche. Non si sono fatte attendere le reazioni all’ennesimo atto della giunta regionale del Lazio, che prevede nello storico ospedale romano chiuso dal 30 giugno 2015 la sede di una ‘vagheggiata’ agenzia per la ricerca contro le pandemie, di cui non si conoscono i contorni. Si tratta infatti soltanto di un annuncio della presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen, sebbene da tempo la città di Padova abbia avanzato la propria candidatura, per ospitare il nascente ente in un moderno edificio all’avanguardia. Di fatto, non sono ancora stati tratteggiati i contorni di quello che, nelle idee dei funzionari europei, dovrebbe essere un istituto di ricerca – con prevedibile sperimentazione sugli animali – per produrre farmaci anti pandemie. E se tutto resta ancora nel vago, in molti si chiedono come si possa stabilire il quartier generale di un ente di cui non si conoscono gli intenti, le dimensioni, il peso urbanistico che potrebbe comportare. Lo fa per primo il presidente di AssoTutela, associazione di difesa dei consumatori, Michel Emi Maritato che in una nota parla di “agenzia fantasma mentre i 20 mila metri quadrati lasciati alla cittadinanza sarebbero un ‘contentino’, una goccia nel mare, considerando poi la forza della candidatura padovana. Se la Regione vuole continuare a gettare fumo negli occhi trovi scuse più credibili – attacca Maritato -. non vorremmo che l’idea dell’agenzia fosse la foglia di fico per coprire l’ennesimo fallimento”. Duro anche il comunicato congiunto della consigliera regionale Laura Corrotti e di Massimo Martelli, già primario chirurgo toracico e strenuo sostenitore della riapertura dell’ospedale, supportato da una petizione con oltre 100 mila firmatari. “Sulla riapertura del Forlanini un’intera Regione rischia di essere presa in giro ancora una volta, dal presidente Zingaretti – attaccano – per lo studio di fattibilità si incarica LazioCrea con 75 mila euro di soldi pubblici per prendere tempo senza chiarire la volontà sulla realizzazione di Rsa (residenze sanitarie) e casa della salute”. Proprio questo è il punto debole, per cui non risparmia critiche il popolo di Facebook: “altro esborso di denaro?” – si chiede Lorella – “ci portavo mio padre ma stanno distruggendo ciò che menti eccelse avevano creato”. “Un accordo al ribasso – scrive Marco – 80% a strutture non sanitarie 20% a strutture sanitarie con LazioCrea che è l’esternalizzazione di un assessorato”.  Per Cinzia “si continuano a fare commissioni, agenzie, gruppi di lavoro, a nominare consulenti con soluzioni ridicole, imprevedibili e spesso inutili e ora 75 mila euro di spese”. Apocalittica Tilli: “sento come se stessero schiacciando le persone più fragili, ne risponderanno davanti a Dio!”. Indignato Fabio: “non vogliamo uffici di una agenzia al Forlanini, a Roma ci sono tanti edifici vuoti da destinare a uffici”. Qualcuno si spinge oltre, chiedendo di “vedere il protocollo firmato dalla Cgil e la Regione Lazio, per la creazione della Rsa e casa della salute”. Nella nota Martelli-Corrotti, l’esponente della Lega annuncia la richiesta di un Consiglio straordinario e fa riferimento alla presenza del sindacato nella trattativa “Zingaretti deve spiegare in Aula le sue intenzioni e non nelle stanze con la Cgil, i cittadini devono sapere la verità”.

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