Medici, vaccino a 8mila liberi professionisti

“Una battaglia di civiltà”, così Antonio Magi, presidente dell’ordine dei medici di Roma (nella foto) commenta la vittoria ottenuta, con l’inclusione di 8mila medici non dipendenti dal Servizio sanitario regionale alla vaccinazione anti-Covid. “Siamo stati i primi – ricorda il presidente dei medici della capitale – a sottolineare la gravità dell’esclusione di queste figure professionali dalla prima fase vaccinale. Ora, grazie anche alla sensibilità della Regione Lazio, abbiamo corretto l’errore e messo fine a questa ingiusta discriminazione”. Sono stati comunicati da alcuni giorni all’amministrazione regionale i nominativi dei professionisti da inserire negli elenchi delle immunizzazioni prioritarie. Camici bianchi che, sebbene non assunti da ospedali e Asl, sono in ogni caso a contatto con i pazienti, effettuano visite, esami oppure sono specializzandi che in ogni caso si trovano a contatto con i malati. “Ricordo infatti – aggiunge Magi – il decreto ministeriale che stabilisce le procedure vaccinali, che esclude dalla vaccinazione prioritaria queste figure professionali. Come ordine dei medici di Roma ci siamo da subito impegnati per correggere quest’errore normativo che escludeva, soltanto per la provincia di Roma, circa 10mila colleghi che lavorano, che visitano pazienti e che quindi sono a rischio come tutti gli altri”. Un vulnus della normativa che, se non sanato, colpirebbe una categoria già pesantemente provata nel corso della pandemia, con ben 294 camici bianchi – al 19 gennaio – deceduti ‘in servizio’ causa Covid. Il presidente, sottolineando la disponibilità della Regione Lazio a recepire tale indicazione, ha invocato la massima celerità nel procedere alla somministrazione, iniziata sabato scorso all’ospedale San Camillo di Roma.  

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