Fials: “le graduatorie non sono un optional”

“Che fine hanno fatto le graduatorie dei sanitari risultati idonei al concorso? E perché non si attinge dalla graduatoria degli idonei del Sant’Andrea, che non è ancora stata esaurita, per le nuove assunzioni di personale sanitario? Perché mai si predilige chiamare a raccolta lavoratori con partita Iva e a contratto Co.co.co?” Sono le domande che, nella nota stampa, la Segreteria provinciale Fials di Roma pone alla Regione Lazio e ai direttori generali di Asl e aziende ospedaliere che promuovono manifestazioni d’interesse per ingaggiare nuovi infermieri per esigenze dell’emergenza Covid-19. “Il fabbisogno di personale sanitario è sotto gli occhi di tutti anche del Governo nazionale e non bisogna nascondersi dietro un dito per ammettere che questo fabbisogno nel Lazio viene da lontano – sottolinea la nota stampa – da ben 12 anni di commissariamento e blocco del turnover. Il Covid ha solo acuito le difficoltà, per cui è necessario utilizzare i nominativi in graduatoria e assumerli senza perdere tempo”. “Successivamente, a graduatorie esaurite si potranno indire nuovi concorsi e promuovere nuove assunzioni. Il precariato che invece si vuole attivare nuovamente – precisa la nota Fials – lede i diritti dei lavoratori, dei futuri nuovi entrati, di coloro che sono già in servizio e dei vincitori di concorso. E proprio in queste ore che si parla di rischio terza ondata e di successive necessità vaccinali come vuole organizzarsi la Regione Lazio? Aspettiamo risposte concrete e puntuali sia sulle nuove assunzioni che sulla stabilizzazione del personale precario in servizio. Attendiamo inoltre – conclude la nota Fials – di essere convocati ai tavoli per la discussione sul piano vaccinale in itinere e indirizzato in primis al personale sanitario”. 

Commenti Facebook:

Commenti