“Riapriamo l’ospedale, lo dice il testamento”

Ė sopravvissuto alle guerre e ai terremoti, ha fronteggiato le epidemie. Per più di cento anni l’ospedale Civile Ferrari di Ceprano – comune ciociaro di 9.000 anime – ha assolto al suo compito di assistenza anche per i centri vicini: Pofi, Castro dei Volsci, Pastena, Falvaterra, Strangolagalli, Colfelice, Arce, Roccadarce, Santopadre, Pico, Fontana Liri, Ripi, San Giovanni Incarico, garantendo servizi e cure a un bacino di utenza di 50mila persone, tra residenti e vacanzieri che in estate popolano questi borghi. Alle implacabili forbici del taglio della spesa però non ha potuto resistere così, residenti e visitatori, sono privi di qualsiasi possibilità di essere assistiti in caso di urgenza. All’unisono i cittadini non fanno che ripeterlo: “la provincia di Frosinone è stata privata di un servizio essenziale per la comunità”. Per questo, sostenuti da Carla Corsetti avvocato, dirigente nazionale del movimento “Potere al popolo” hanno aderito a una petizione online, che ha superato le 2.000 firme, per chiedere al ministro della Salute Roberto Speranza e al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti la riattivazione di tutti i servizi ospedalieri, in quella che oggi è una casa della salute, nome ridondante dietro cui si cela soltanto, almeno nel caso di Ceprano, un poliambulatorio. I cittadini reclamano un pronto soccorso, considerata la condizione disagiata delle strade per raggiungere Frosinone specie in inverno, vogliono la ginecologia, la maternità, una sala operatoria, in sintesi invocano “quello che ci è stato tolto”. A tal fine, esibiscono la volontà testamentaria della marchesa Celeste Ferrari che il 20 luglio 1877, donando l’ospedale ai cepranesi, stabilì che “dovrà l’Ospedale avere proprio patrimonio e propria amministrazione separata da qualunque altra, costituito legalmente come corpo morale autonomo. Il Municipio, del pari, stabilirà il tempo in cui i tre Direttori da lui nominati dovranno durare in Ufficio”. Per questo, in un ordinamento che affida l’amministrazione della sanità alle regioni, nel rispetto delle volontà del “de cuius” nella petizione si chiede al sindaco Marco Galli e alla giunta di Ceprano di attivarsi affinché il presidio riacquisti la sua vocazione assistenziale a tutto tondo. Per saperne di più: http://www.ipabferrari.it/wp-content/uploads/2019/02/Testamento-Marchesa-Ferrari.pdf Per firmare la petizione: https://www.change.org/p/ministro-della-salute-roberto-speranza-riapriamo-l-ospedale-ferrari-di-ceprano-possiamo-

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