Lazio, i piani anti Covid dell’assessore

L’assessore Alessio D’Amato, ha riferito oggi in commissione Sanità sulle prossime iniziative per contrastare la diffusione del contagio da Covid-19 nel Lazio. Il responsabile della Sanità regionale ha fatto il punto della situazione, spiegando che il cosiddetto ”Rt” – coefficiente che dà l’indicazione sulla capacità di diffusione del virus – sarebbe attualmente a 1,38, con meno incidenza a Roma e più nelle province di Latina, Frosinone e Viterbo. Sul numero dei soggetti positivi, il Lazio sarebbe attestato su una media di 1200 casi al giorno; i ricoverati sono ad oggi 1226 con sintomi di vario genere mentre 129 pazienti con manifestazioni più serie della malattia sono in terapia intensiva. Per fronteggiare i possibili aumenti dei casi nei prossimi giorni, si è pensato di potenziare i posti letto Covid raggiungendo i 2913 ordinari e 532 per la terapia intensiva. Sulla base dell’andamento della curva dei contagi, saranno decise ulteriori misure per fronteggiare il virus. Attualmente sono numerose le strutture ospedaliere che hanno riorganizzato la propria attività, secondo le esigenze poste dalla pandemia: Spallanzani, Umberto I, Gemelli, Celio, San Filippo Neri, Tor Vergata a Roma. In provincia l’ospedale Belcolle di Viterbo e il Santa Maria Goretti di Latina. Tra i privati, nella Capitale figurano il Columbus affiliato al policlinico Gemelli e l’istituto clinico di Casal Palocco, specializzato in cardiologia poi riconvertito al Covid. Rispetto ai tamponi, vulnus di tutta l’organizzazione, D’Amato ha chiarito che il Lazio è, in percentuale, la regione che ha effettuato il maggior numero di test in rapporto alla popolazione. Sarebbe in corso un rafforzamento della rete di tracciamento dei casi, attraverso l’esecuzione di tamponi dietro prenotazione online, per snellire l’accesso alle strutture, che nei giorni scorsi ha visto momenti di insostenibile sovraffollamento. Per quanto attiene ai laboratori privati, l’assessore ha stigmatizzato quelle strutture che non rispetterebbero il prezzo calmierato di 22 euro a tampone. Un aspetto da chiarire per valutare se si tratti o meno di una interpretazione errata delle disposizioni regionali. Intanto si stanno attrezzando altri soggetti e strutture per potenziare l’offerta di test negli studi medici e nelle farmacie. Un importante indicatore della curva epidemica sono le scuole. Gli interventi sono stati 1077, gli istituti con focolai sono 75 per un totale di 1670 studenti positivi ad oggi, specie nelle superiori, mentre tra il personale scolastico i contagiati sono 323. Tra i docenti, 70mila hanno aderito allo screening con test sierologico. Nell’ambito della campagna della lotta al virus sono stati assegnati 2,7 milioni al servizio di emergenza 118 per l’acquisto di 130 defibrillatori e di un’ambulanza per trasporto ad alto bio-contenimento.  

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