“Nel Lazio non si tutela la salute degli studenti”

Impennata dei contagi da Covid-19, il governo assume provvedimenti che coinvolgono in primo luogo locali pubblici e famiglie. Silenzio assoluto sul trasporto pubblico, vero tallone d’Achille per la diffusione del virus. Secondo i più accreditati epidemiologi, nonostante si indossi la mascherina, se si sta a meno di venti centimetri da un’altra persona i motivi di timore sono ben giustificati ma a Roma e nel Lazio in pochi sembrano farci caso. Non le istituzioni, regione e comune di Roma in testa. Gli amministratori regionali hanno imposto l’obbligo della protezione delle mucose facciali in ogni luogo ma non agevolano il miglioramento del trasporto pubblico, specie in orario scolastico. Mentre nella Capitale, dai 1458 bus in servizio nell’ottobre del 2019 siamo passati ai 1429 di oggi e nella provincia non va meglio. A contestare il servizio del Cotral, l’azienda dei trasporti regionale, è il consigliere della Lega Pasquale Ciacciarelli, che il 1° settembre ha scritto alla presidenza del consorzio, invocando particolari provvedimenti per agevolare il trasporto degli studenti di Cassino negli istituti del circondario. “Con le nuove misure anticontagio e sul distanziamento – ha scritto il consigliere della Pisana in una successiva nota – è assolutamente necessario incrementare il numero delle corse in questione, allo scopo di consentire agli studenti di poter affrontare il viaggio con la necessaria tranquillità ed in sicurezza”. Dalla documentazione diffusa, specie sui social, emergono infatti situazioni insostenibili. Sono gli stessi genitori a postare foto e filmati di ragazzi ammassati in metro, sui bus e sui pullman in transito nel territorio del Lazio. “Orbene, alla apertura delle scuole – continua Ciacciarelli – quella che sembrava una situazione di rischio solo potenziale si sta rivelando, come anticipato, una circostanza quanto mai concreta e reale. I genitori dei ragazzi e gli stessi studenti denunciano una situazione insostenibile, dal punto di vista del sovraffollamento dei mezzi, documentabile anche con foto, che si ripete quotidianamente”. Questo mentre monta in tutto il Paese l’allarme per tale “cluster trasportistico” per cui le istituzioni dovrebbero al più presto prendere provvedimenti concreti. In regione, sul caso del frusinate, lo stesso Ciacciarelli ha predisposto una interrogazione a risposta immediata.

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