Dal “Vaccino Day”al telefono rosso. Caos antinfluenzale

Campagna di sensibilizzazione al vaccino antinfluenzale promossa dalla Regione Lazio,  dall’azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata e dalla Asl Roma 1. Inizia presso la sala Folchi il 7 ottobre il percorso di informazione alla cittadinanza sulla immunizzazione dai comuni virus di stagione che colpiscono le vie respiratorie. “Vacciniamoci e proteggiamoci”, con questo slogan si cerca di coinvolgere quante più persone possibile, iniziando con i soggetti fragili e gli operatori sanitari, mediamente più esposti ai contagi rispetto alle altre categorie di lavoratori. Vaccinarsi quest’anno è particolarmente importante in quanto consente di rendere meno complessa la diagnosi di infezione da Covid-19, i cui sintomi sono sovrapponibili a quelli dei malanni di stagione. Differenziare le patologie, diminuendo i casi di sindrome influenzale grazie all’immunizzazione potrebbe rivelarsi determinante rispetto alla tempestività delle cure. Nel corso della giornata sono state effettuate vaccinazioni presso la postazione istituita in loco. Non tutto fila liscio però nelle Asl romane. Sensibilizzazione a parte, in alcune aziende sanitarie ci sarebbero difficoltà per la prenotazione negli ambulatori vaccinali. Secondo gli esponenti della Lega, sono molte le famiglie romane residenti nei municipi XI (Portuense) e XII (Gianicolense) che cercano invano da giorni di fissare un appuntamento presso la Asl di zona, la Roma 3. Una sola linea dedicata non sarebbe sufficiente a rispondere a un flusso notevole di utenti, considerato che non è possibile accedere nei distretti sanitari per prenotare di persona. “Per ovviare a tale incresciosa situazione – annunciano all’unisono la consigliera regionale Laura Corrotti e i municipali Giovanni Picone (XII) e Daniele Catalano (XI) – invieremo una richiesta ufficiale affinché siano attivati più canali, telefonici e via mail, per consentire ai cittadini di fissare un appuntamento in tranquillità e sicurezza”. Giova ricordare che la Regione Lazio, nello scorso aprile, con una ordinanza firmata dal presidente Nicola Zingaretti e dall’assessore alla Sanità Alessio D’Amato, rese obbligatoria la vaccinazione antinfluenzale per alcune categorie di soggetti ma il Tar del Lazio ha accolto il ricorso di alcune associazioni di tutela dei cittadini, annullando tale vincolo, non previsto dalla legislazione statale, né attuato in altre regioni. (https://www.sireneonline.it/wordpress/?p=6993)

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