Corrotti: “i fondi del Recovery per il Forlanini”

Ė condensata nella mozione numero 336 del 21 settembre 2020, presentata dalla consigliera regionale del Lazio Laura Corrotti, la storia della dismissione dell’ospedale Forlanini – storico sanatorio romano nel quartiere Monteverde – con la richiesta di destinare il complesso ospedaliero, chiuso dalla Regione Lazio il 30 giugno 2015, ad attività di natura sociosanitaria. L’istanza è rivolta dall’esponente della Lega direttamente a Nicola Zingaretti, a cui si chiede l’impegno di elaborare un nuovo progetto di recupero e riqualificazione delle strutture, utilizzando le risorse dell’Unione europea a fondo perduto, derivanti dal Recovery Fund. La mozione arriva quattro giorni dopo l’ultimo annuncio del presidente della Regione Lazio, che il 17 settembre ha lanciato l’idea di destinare il Forlanini quale sede della “istituenda” Agenzia per la ricerca biomedica europea. Nella mozione, la consigliera evidenzia come negli anni i cittadini si siano pronunciati con diverse petizioni per riaprire l’ospedale destinandolo a servizi sociosanitari. La prima, lanciata nel 2008 vide l’adesione di 45 mila residenti, l’altra online è di alcuni mesi fa e di firme ne ha raccolte 120 mila ma non ha sortito alcun effetto. “La Regione Lazio non ha elaborato negli ultimi anni alcun piano di rilancio – si legge nel documento – concedendo spazi soltanto per manifestazioni ludiche e riprese cinematografiche”. Il fondamento della richiesta di Laura Corrotti, deriva dalla constatazione che “l’emergenza Covid-19 ha dimostrato la necessità di una strategia di rafforzamento della rete sanitaria e ospedaliera a partire dalla riapertura dei presidi territoriali dismessi”. Un invito non troppo velato che la consigliera leghista rivolge al presidente Zingaretti a tenere nel dovuto conto le richieste dei cittadini, considerato che lo stesso, con l’intenzione di “ospitare nelle strutture dell’ex Forlanini la sede dell’Agenzia europea per la ricerca biomedica, dimostra per l’ennesima volta di non voler restituire alla città di Roma e ai suoi cittadini una struttura di eccellenza sanitaria”. Al contrario, il presidente, avrebbe in programma “di voler destinare i locali ospedalieri solo ad attività amministrative che potrebbero essere svolte in qualsiasi altra sede, tra gli immobili regionali dismessi”, continua la mozione. Il 31 luglio scorso, il Procuratore regionale della Corte dei conti del Lazio Andrea Lupi, nel corso di una manifestazione ha sollecitato l’esigenza di attuare immediatamente un piano di recupero del complesso ormai in abbandono, al fine di scongiurare un danno erariale in caso di persistente inerzia della Regione Lazio.  (Nella foto l’ambulatorio di un reparto ristrutturato nel 2011)

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