Edilizia sanitaria: più fondi alle Asl del Lazio

Case della salute, ospedali di comunità, adeguamento tecnologico e messa a norma delle strutture esistenti. Sono questi gli obiettivi degli investimenti messi in campo grazie all’articolo 10 della legge 67/88 sull’edilizia sanitaria, in applicazione della terza fase di questo piano decennale che tanto ha influito sul rinnovamento delle strutture deputate all’assistenza. Con la delibera 592 del 6 agosto scorso, la Regione Lazio ha approvato i finanziamenti che ammontano a più di 27 milioni, ha predisposto gli interventi che riguarderanno tutte le Asl del territorio, da Roma alle province e ha programmato ulteriori azioni di innovazione della rete territoriale e ospedaliera. In particolare sono quattro i punti di forza: l’individuazione di nuove case della salute, l’ampliamento dei presidi esistenti, la creazione di nuove strutture, la messa a norma e l’adeguamento tecnologico dell’esistente, con particolare attenzione agli impianti antincendio. L’idea è potenziare il territorio sgravando gli ospedali che, dopo la tragedia Covid 19 sono ancor più in sofferenza “dando priorità alla rete territoriale” è scritto sul documento, con l’attivazione di ulteriori case della salute nei territori sprovvisti e la creazione di un ospedale di comunità per ogni Asl. L’intento è quello di migliorare l’efficienza, la funzionalità, la riorganizzazione della rete territoriale. Per una gestione oculata delle risorse e degli interventi, l’amministrazione regionale “ha definito un programma unitario che darà vita a una operazione articolata frazionata in stralci”, sulla base del decreto commissariale U00080/2020 e grazie allo stanziamento del Cipe, partito nel 1998 ed erogato in dieci anni. Avviato nel 2014, il programma di attivazione delle case della salute ne prevede una ogni distretto sanitario e il piano sarà completato entro il 2021, con grande attenzione per i territori provinciali. In pole position quella di Acquapendente nella Asl di Viterbo, poi Palombara Sabina e Guidonia nella Asl Roma 5, Rignano Flaminio nella Roma 4, Lariano nella Asl Roma 6. Per il completamento dell’edificio del presidio di Fiumicino (nella foto) nella Asl Roma 3, è stato stanziato 1 milione e 500mila euro, cifra destinata alla realizzazione dell’ospedale di comunità con l’innalzamento di un piano mentre l’area pontina si avvarrà dell’apertura delle case della salute di Sabaudia e Gaeta. Nella capitale sarà la Asl Roma 1 ad attivare la struttura di circonvallazione Nomentana mentre in provincia la novità è rappresentata dalla previsione di “cittadella della salute” a Vetralla, nella Asl di Viterbo.  

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