Forlanini: Corrotti (Lega) interroga Zingaretti

In una interrogazione a risposta immediata, datata 5 agosto, Laura Corrotti, consigliere regionale della Lega ripercorre tutte le tappe che hanno portato alla dismissione, chiusura e abbandono dell’ex ospedale Forlanini e chiede a Zingaretti indicazioni sulla destinazione futura. Punto centrale del quesito, la recente dichiarazione del procuratore regionale del Lazio della Corte dei conti Andrea Lupi, che il 31 luglio ha riacceso i riflettori sull’urgente recupero di cui necessita “la storica struttura costruita negli anni Trenta come polo d’eccellenza e di avanguardia per la cura delle malattie polmonari”. Corrotti fa riferimento all’atto di indirizzo in cui la giunta regionale nel 2018 propone un “progetto di recupero e riqualificazione urbanistica nell’ambito di un più vasto programma di valorizzazione di compendi immobiliari di pregio”, ribadendo la volontà espressa in più occasioni dai cittadini – molti dei quali riuniti in comitati a difesa dell’ospedale – di salvaguardare la funzione assistenziale svolta in passato dalla struttura. “Ritenuto che la cittadinanza ha contestato la scelta di privare il complesso immobiliare della sua finalità sociosanitaria” si legge nell’atto consiliare”, si interroga il presidente Zingaretti per sapere come intende ottemperare alla richiesta della Corte dei conti rispetto al recupero dell’ospedale Forlanini”. Una querelle che va avanti da anni, per cui il comitato spontaneo “Salviamo il Forlanini” si è impegnato raccogliendo 50mila firme e che vede da una parte la cittadinanza intenzionata a non perdere né veder svilire un patrimonio quale lo storico e monumentale ospedale, con il suo pregiato parco e il museo anatomico, dall’altra la Regione Lazio che intende trasformarlo nella sede di uffici della pubblica amministrazione o di importanti organismi sovranazionali.“Da tempo si chiede che l’ex nosocomio sia destinato a servizi sociosanitari, considerata l’inesistenza di presidi pubblici della Asl di zona, la Roma 3, e le spese per canoni di affitto passivi  che ammontano a quasi 3 milioni l’anno”, scrivono in un comunicato i comitati cittadini a difesa dell’ospedale. Circa sei anni fa l’incongruenza fu fatta notare allo stesso Nicola Zingaretti in conferenza stampa. Alla sua rassicurante risposta però, per cui “sarebbe sensata una soluzione del genere, argomento di cui discutere con cittadini, municipio, operatori” non sono seguiti i fatti, come fa notare l’interrogazione regionale. Tutto viene trattato nelle “segrete stanze” da cui, purtroppo, non arriva ancora soluzione mentre lo storico edificio, il suo spettacolare parco, il pregiato museo anatomico stanno deperendo tra incuria e abbandono, senza che nessuno muova un dito.

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