Pisana e Covid: gestione condivisa dell’emergenza

Dopo una maratona oratoria di otto ore, il Consiglio regionale del Lazio si è concluso con un sostanziale accordo maggioranza/opposizione. Risultato: l’istituzione di una commissione speciale con componenti di entrambi i fronti, per la gestione della pandemia da coronavirus. O almeno della fase 2, considerato che la prima si è esaurita con il flop totale della Protezione civile regionale, dalle mascherine fantasma ai ventilatori polmonari mai arrivati, passando per le barelle più lunghe delle ambulanze. Proprio sulle ombre che avvolgono l’inevasa consegna delle protezioni facciali, dispositivo essenziale per i sanitari alle prese col contagio, si sono concentrati gli infuocati interventi dei consiglieri di Fratelli d’Italia e della Lega, le opposizioni della Pisana. Gli interrogativi sulle mascherine mai arrivate, pagate per metà in anticipo e richieste con tre delibere a una società di dubbia affidabilità, hanno riempito larga parte del dibattito, i cui toni accessi sono stati ammorbiditi dalle rassicurazioni del presidente della giunta Nicola Zingaretti, presente in Consiglio dopo mesi, non solo a causa della malattia da Covid-19 ma per ripetute assenze dovute a impegni istituzionali. “Chi ha sbagliato pagherà” ha garantito il presidente, mentre Fratelli d’Italia e Lega lo incalzavano sull’inopportuno affidamento alla Eco Tech, specializzata in commercio di lampade a led. In molti hanno parlato di “mancanza di programmazione, modus operandi superficiale della Protezione civile regionale, sciatteria”. Per Chiara Colosimo, la prima a sollevare dubbi con una interrogazione del 7 aprile, occorre “cacciare i mercanti dal regno delle istituzioni” mentre per Sergio Pirozzi, già sindaco di una Amatrice squarciata dal terremoto, esperto di imprenditori che godono delle disgrazie altrui, “l’emergenza non deve significare assalto alla diligenza”. L’esponente di Fratelli d’Italia ha addirittura raccontato di documenti della Eco Tech ritoccati al “photoshop” mentre Daniele Giannini, della Lega, ha evidenziato come il “numero dei contagi nel Lazio sia il più alto del centro-sud Italia”, a sottolineare l’inefficace gestione della pandemia da parte dell’assessorato alla Sanità regionale. Accusa che gli esponenti della maggioranza hanno tentato di confutare, elencando le azioni messe in campo ma, come riconosciuto da Zingaretti riferendosi ai numerosi contagi e decessi nelle Rsa, “anche nel Lazio qualcosa non ha funzionato”. Salvo poi tranquillizzare tutti, riferendo della ripresta totale delle attività per la fase 2 e, soprattutto, con l’annuncio dell’investimento di 2 miliardi in opere pubbliche. Ergo: cantieri e appalti.    

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