Rimborso taxi per i sanitari della Regione Lazio

Rispetto delle distanze nella metro di Roma

Fase 2: reggerà il sistema di trasporto nelle grandi città? Tra i tanti problemi che la “semilibertà” riconquistata pone, questo è forse il più sentito. Il disagio non sarà però avvertito da alcuni medici e operatori sanitari del Lazio, che grazie allo stanziamento di un milione di euro da parte della Regione e all’accordo con una multinazionale di Amburgo – specializzata in mobilità via app e pagamento digitale – potranno recarsi al lavoro sfruttando l’alternativa della corsa in taxi o in auto a noleggio con conducente, con un rimborso massimo di 30 euro per viaggio. I fondi saranno destinati alle aziende sanitarie e ospedaliere regionali, che con disposizioni interne individueranno i dipendenti con problemi di mobilità a cui rimborsare la corsa in busta paga, previa presentazione di regolare fattura. Il servizio durerà per tutto il periodo dell’emergenza Covid-19 ed è stato sperimentato anche a Milano città da cui è partita la campagna “Eroi”, rivolta a medici e infermieri, accompagnati gratuitamente al lavoro da un gruppo di tassisti volontari. Numerosi i vantaggi offerti da questa opportunità grazie ai 3.000 taxi di Roma, sia per i sanitari che evitano di esporsi a eventuali contagi sui mezzi pubblici, sia per la compagnia che vedrà così risollevati i propri guadagni messi a dura prova dall’emergenza in atto. La ridotta mobilità dei cittadini ha influito negativamente su tale modalità di trasporto, per cui si è stimato un calo delle corse del 90 per cento. La società tedesca, fondata nel 2009, opera in 100 città europee di Austria, Irlanda, Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia, Regno Unito e consente un collegamento diretto tra tassisti e passeggeri, che possono prenotare la corsa in anticipo previo appuntamento. Le istruzioni per l’uso del servizio sono consultabili all’indirizzo: http://www.regione.lazio.it/rl/rimborsotaxincc/

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