Covid 19, nel Lazio arriva l’infermiere di distretto

Covid 19, seconda fase: nel Lazio la lotta al virus si sposta sul territorio. Ė partita lunedì 20 aprile la formazione per medici e infermieri destinati alle Uscar – unità speciali di continuità assistenziale e residenziale – che nel Lazio garantiranno l’assistenza domiciliare alle persone colpite dalla malattia. All’Istituto Spallanzani, polo regionale per la gestione dell’emergenza, si delineano le linee essenziali dell’azione di contrasto messa a punto dalla Regione. Interventi tempestivi sul territorio attraverso le Uscar, 300mila test sierologici alle persone più esposte, campagna di vaccinazione anti influenzale in autunno per gli ultra 65enni e il personale sanitario, potenziamento degli organici con l’assunzione di 580 infermieri di distretto. Nel Lazio il cammino verso la cosiddetta “Fase 2”, ovvero l’uscita dal confinamento in casa, si avvale dei buoni numeri relativi ai contagi che decrescono in modo significativo e del più basso tasso di letalità insieme al Veneto. I team Uscar si muoveranno in camper o in auto, per monitorare e isolare tempestivamente eventuali focolai che dovessero svilupparsi. Conclusa la fase di formazione, si dovrà attendere la completa fornitura dei dispositivi di protezione individuale, la cui consegna ha incontrato qualche difficoltà nel Lazio ma dovrebbe avvenire entro fine mese.     

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