Covid19, la Regione Lazio passa alla “Fase 2”

Contagi da coronavirus Covid19: la Regione Lazio passa all’attacco sulla base dei numeri crescenti della pandemia. Nell’ordinanza del presidente Z00009 del 17 marzo, si assumono una serie di misure di contrasto al morbo, prima fra tutte il reperimento di posti letto in varie strutture insieme a un sistema di telesorveglianza e monitoraggio da remoto dei pazienti grazie alla app di telemedicina “Laziodoctor” scaricabile al link www.regione.lazio.it/DRcovid. Tali tecnologie, è scritto nell’atto “rappresentano un importante strumento di supporto per i medici di medicina generale, i pediatri, la guardia medica per garantire una continua assistenza all’utenza privilegiando, per ragioni di sanità pubblica, la permanenza degli assistiti al proprio domicilio”. Una soluzione ottimale per le persone soggette a isolamento domiciliare e per gli stessi operatori, che attraverso postazioni di computer con connessione internet, webcam, microfono, possono seguire i pazienti, evitando la possibile esposizione al contagio. E’ stata inoltre istituita la figura di un referente Covid per ogni Asl, che fornirà i medici di dispositivi di protezione individuale (Dpi) in caso insorga la necessità di visita domiciliare. Ulteriori misure contenute nell’ordinanza, riguardano il fronte ospedaliero con il reperimento di posti letto in varie strutture della Capitale.

Insieme alla clinica Columbus, struttura del policlinico Gemelli salvata in extremis dalla chiusura che ieri ha aperto i battenti, si stanno potenziando le postazioni di Terapia intensiva, con la richiesta alle strutture  sanitarie pubbliche e private di mettere a disposizione posti con preavviso di 24 ore. All’interno del Policlinico Tor Vergata si sta allestendo la Torre 8 di Medicina interna come esclusiva unità Covid19 per assicurare 80 posti letto specificamente dedicati.  Si sta inoltre allestendo il presidio George Eastman, di fronte al policlinico Umberto I e – in posizione assolutamente decentrata rispetto alla Capitale e all’Istituto Spallanzani, polo centrale per il Covid19 – l’istituto cardiologico Casalpalocco, entrambe come strutture riservate esclusivamente alle persone colpite dalla patologia. L’istituto, collocato a metà strada tra Roma e Ostia, è una struttura privata appartenente al Gruppo Villa Maria, la società che nel 2015 acquisì il San Carlo di Nancy. Per i pazienti asintomatici, quelli non critici e in via di guarigione, si stanno predisponendo strutture di accoglienza  e ospitalità protetta in ragione del necessario isolamento, soprattutto laddove vi sia mancanza di assistenza o di supporto familiare.

“Si tratta di misure concrete ed efficaci che devono però necessariamente combinarsi con il rispetto delle prescrizioni  da parte di noi tutti”, dichiara in una nota Rodolfo Lena, presidente della commissione Affari Istituzionali e componente della commissione Sanità  del Consiglio regionale del Lazio. “Stiamo vivendo una grave emergenza – continua l’esponente del Pd – e abbiamo tutti il dovere di fare la nostra parte, a partire dal rimanere a casa”.

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