Asl Roma 3, le dimissioni silenti del direttore generale

Un fulmine a ciel sereno sulla Regione Lazio. In piena emergenza coronavirus – Covid19, si dimette il direttore generale della Asl Roma 3 (Monteverde, Portuense, Ostia e Fiumicino) Vitaliano De Salazar, nominato il 29 dicembre del 2017. La decisione presa due giorni fa, non ha avuto alcuna risonanza mediatica e arriva in seguito a una inchiesta che vede coinvolto il manager insieme all’ex capogruppo regionale della lista civica per Zingaretti Michele Baldi, eletto nella scorsa legislatura. I capi di accusa sono corruzione e traffico di influenze. Negli atti dell’inchiesta, si legge che “il direttore si sarebbe interessato per il via libera a una pratica di invalidità a beneficio del parente di un imprenditore”, per cui Baldi avrebbe fatto da intermediario ricevendo in cambio, quest’ultimo, una vacanza in una esclusiva località montana e il direttore la promessa di assunzione per una persona a lui vicina. Assolto il dovere della quotidiana conferenza stampa per comunicare i dati sul coronavirus, De Salazar ha stilato una nota in cui ha dichiarato: “le vicende giudiziarie che mi hanno coinvolto mi inducono a rassegnare le dimissioni”. Un vero colpo per una Asl che ha visto numerosi avvicendamenti al vertice nel giro di pochi anni e che si apprestava a portare a compimento un importante restyling dell’ospedale di Ostia, per cui sono stati investiti 55 milioni.

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