Dal Veneto alla Sicilia, si pensa di riaprire ospedali dismessi

“Dobbiamo attuare un maxi programma di ricostruzione post bellica”. Con tali parole il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, ha annunciato la possibilità di riattivare gli ospedali dismessi di Valdobbiadene, in provincia di Treviso e di Monselice nel padovano, per far fronte alla massiccia richiesta di posti letto dovuta alla epidemia da coronavirus (Covid-19). Non scarta l’ipotesi l’omologo della Lombardia Attilio Fontana che in visita al polo Fiera di Rho di Milano, ha segnalato che in Lombardia ci sono ospedali chiusi da poco che potrebbero essere riadattati rapidamente. Neanche al lembo opposto della penisola sarebbero contrari a tale ipotesi di immediata fattibilità e costi contenuti. L’assessore alla Sanità della Sicilia Ruggero Razza, ha individuato in un’ala della ex chirurgia dell’ospedale Vittorio Emanuele la possibilità di creare un reparto dedicato al Covid-19 qualora il numero dei contagi aumentasse nell’isola. L’ex ospedale, in base a un protocollo d’intesa firmato nello scorso settembre tra il presidente regionale Nello Musumeci e il ministero dei Beni culturali, doveva diventare un polo museale.

Commenti Facebook:

Commenti