Regione: il 30 luglio si decide sull’uscita dal commissariamento. Interrogazione al Senato

Debito sanitario del Lazio: annunci e smentite. Da una parte il presidente/commissario per il rientro dal deficit Nicola Zingaretti (nella foto), insieme all’assessore Alessio D’Amato assicura che il 30 luglio, dopo il confronto con il ministero dell’Economia, si uscirà dal commissariamento di Asl e ospedali, dall’altra la Corte dei conti e il dicastero invitano alla prudenza, in quanto i bilanci non sarebbero del tutto a posto. Sarebbe ancora alto il contenzioso con i creditori e in negativo per più di 852 milioni di euro il cosiddetto “patrimonio netto consolidato”, principio contabile applicato alle aziende riferito ai risultati di esercizio. A tal proposito, è stata presentata in Senato, da parte del presidente M5s della commissione Bilancio Daniele Pesco, una interrogazione volta a valutare “se l’uscita dal piano di rientro e dal commissariamento non sia prematura”. In particolare, nell’atto si fa rilevare come “tale sorprendente saldo negativo rappresenti una rilevante criticitàche, insieme all’assenza di notizie sui dettagli relativi alle partite debitorie o creditorie del fondo stesso, pone incertezza sul piano di rientro dal disavanzo regionale”. E se il ministro dell’Economia Giovanni Tria rinvia tutto ai tavoli tecnici del 30 luglio, esperti di contabilità degli enti locali minimizzano, sostenendo che si possano risanare i conti negli esercizi successivi.  

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