Cto, un rilancio atteso da un lustro

Dopo le richieste dell’VIII Municipio, si riaffaccia l’idea del potenziamento che va avanti dal 2013

Cto Alesini: si propone il rilancio senza troppa convinzione. Se ne parla dal 2013, quando in soccorso del nosocomio della Garbatella, eccellenza per l’ortotraumatologia, arrivò una convenzione con l’Inail per attivare un centro protesi e ausili. Oggi, l’ospedale non è più punto di riferimento per l’assistenza a residenti con un’età media elevata, causa il piano di rientro del deficit sanitario della Regione Lazio. L’allarme è partito dall’VIII municipio e il 26 marzo in commissione Sanità regionale il direttore generale della Asl Roma 2 Flori De Grassi ha elencato le opere da concludere in due anni. Restyling dell’ambulatorio ortopedico, ristrutturazione della radiologia e di quattro sale operatorie, attivazione del reparto week-surgery (brevi ricoveri chirurgici già presente al Sant’Eugenio), raddoppio dei posti di terapia intensiva in unità spinale – da 6 a 12 letti – ampliamento della riabilitazione e della sala attesa del pronto soccorso. Per quanto attiene alle risorse, grazie all’articolo 20 della legge 67/88 relativa all’edilizia sanitaria, sono stati stanziati 3 milioni 740mila euro che dovrebbero essere sbloccati dalla direzione sanità regionale ma i dubbi sono molti. In primo luogo: come procede l’attività dell’Inail? Il Cto nel 2014 fu inserito dal tavolo tecnico Regione-Demanio, in fase di classificazione di immobili di pregio, nei “Progetti speciali” ovvero strutture destinate a “percorsi specifici da avviare per garantirne il miglior uso e la massima valorizzazione”. Tra questi anche gli ex ospedali San Giacomo – chiuso dal 31 ottobre 2008 – e il Forlanini che ha i cancelli sbarrati dal 30 giugno 2015, entrambi abbandonati e inutilizzati, senza alcuna idea di riconversione. “Ci preoccupa il decadimento del Cto – sostiene la portavoce municipale m5s Maria Grazia Altibrandi – un tempo ospedale di eccellenza e oggi con volumi di attività che vanno di giorno in giorno diminuendo. Rispetto ai piani regionali sulla carta, la realtà ha un volto ben diverso”. I consiglieri municipali, nella commissione Politiche sociali del 12 aprile, hanno richiesto un cronoprogramma con tempi certi, assicurando la massima vigilanza sull’attuazione delle previsioni.

Commenti Facebook:

Commenti