Ospedale dei Castelli: primo step

Il 18 dicembre apertura ufficiale del nosocomio. Si cerca di adeguare la viabilità nei dintorni

Conto alla rovescia per il nuovo ospedale dei Castelli, in località Fontana di Papa, al chilometro 11,5 della via Nettunense, vicino a Genzano e a una trentina di chilometri, in media, dai maggiori centri del territorio. Il 18 dicembre è prevista l’inaugurazione ufficiale con 140 letti, che dovrebbero salire a 344 nel 2019, con l’avvio di altri servizi, per un bacino di utenza di 560mila residenti, che in estate aumentano.

La struttura è dotata di un pronto soccorso e del dipartimento di emergenza che, secondo i piani regionali diverrà Dea di II livello. Sono presenti inoltre il servizio dialisi, la diagnostica per immagini con la radiologia tradizionale, la Tac, le ecografie e la Pet, il centro trasfusionale, la terapia intensiva, 8 sale operatorie all’avanguardia, il blocco parto con 3 sale, il laboratorio analisi e il day hospital. Ampi e accoglienti spazi sono dedicati alla degenza e alla sosta dei familiari. Gran parte delle strumentazioni sono state trasferite dagli ospedali di Albano e Genzano (quest’ultimo ristrutturato da poco) ormai chiusi con i servizi spostati nel nuovo nosocomio, così come i 500 dipendenti, prima di procedere a nuove assunzioni.

Percorso accidentato quello dell’ospedale, con un progetto riveduto e approvato nel febbraio 2007, passato per il commissariamento della sanità regionale che ha visto bloccate numerose opere in itinere. Nel 2010 un passo avanti, grazie al parere positivo del nucleo di valutazione regionale, con il via alla struttura per 300 posti letto e dal 2013 l’inizio dei lavori, con il costante allarme e  le interruzioni derivanti dal ritrovamento di ben 250 ordigni bellici inesplosi: bombe a mano e di aereo, proiettili da mortaio, mine anticarro, rinvenuti nei 15 ettari con l’ultimo ritrovamento nel dicembre 2017. Soddisfazione per il sospirato traguardo raggiunto è stata espressa dai vertici regionali e da quelli della Asl Roma 6. Per il presidente della commissione Sanità della Regione Lazio, Giuseppe Simeone “l’ospedale sarà un’eccellenza ma la sfida più grande è capire come intende implementare i servizi, su quali specializzazioni puntare, quali aree specialistiche privilegiare. Soprattutto – ha aggiunto l’esponente di Forza Italia – bisognerà risolvere le criticità legate alla viabilità e alle infrastrutture di accesso all’area”.

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