Appalto Cup all’anticorruzione

Il M5s chiede all’Anac la verifica di regolarità della gara. Lavoratori pronti al ricorso collettivo

Gara Cup, continua il calvario dei lavoratori, che a pochi giorni dalla scadenza del vecchio appalto non conoscono ancora la propria sorte. E intanto si fa strada il sospetto che la gara, che ha visto aggiudicato il servizio al raggruppamento di imprese GTI di Trento, possa essere viziata da profili di illegittimità. Per questo i portavoce del Movimento 5 stelle alla Regione Lazio, hanno presentato un interpello alla Corte dei conti per “verificare se i comportamenti, posti in essere dalla giunta Zingaretti, possano ledere l’interesse pubblico e causare danno erariale”, è scritto in una nota dei pentastellati. E hanno interessato alla vicenda l’Anac, l’anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone per valutare la regolarità delle procedure. Sotto la lente di ingrandimento è un emendamento al Bilancio approvato il 18 settembre scorso, “che prevede di far gravare i costi derivanti dal mantenimento dei livelli salariali sui contribuenti regionali anziché sulle ditte subentranti”, continuano i portavoce. Insomma è scontro frontale e si muovono gli stessi lavoratori, che hanno diffidato la Regione e le Asl in cui operano, affinché sia assicurata “la salvaguardia dei livelli occupazionali e salariali, all’uniformità dei trattamenti contrattuali e ad assicurare i diritti acquisiti dai lavoratori”. A tal proposito, si invoca il rispetto della legge regionale numero 16 del 2007, che nel condannare le politiche di contrasto al lavoro non regolare, stabilisce che “la Regione, gli enti dipendenti e le società collegate sono tenuti a prevedere nei contratti clausole che vincolano il datore di lavoro al rispetto degli accordi collettivi nazionali e a garantire l’intangibilità dei diritti”. Un obbligo ripreso dall’articolo 50 del decreto legislativo 50 del 2016, in cui si parla del “rispetto dei criteri di responsabilità sociale delle imprese”. Se l’atto di affidamento non sarà annullato d’ufficio o le clausole non saranno riviste, la battaglia proseguirà nelle aule giudiziarie.

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