Umberto I: locali vuoti e milioni sprecati

Ematologia da anni doveva andare nell’ex Regina Elena. L’attuale affitto annuo è di oltre 1,5 mln

Policlinico Umberto I e padiglione di Ematologia. Da anni va avanti un braccio di ferro, oggetto di un contenzioso giudiziario, relativo alla sede della specialità dislocata all’esterno della cittadella universitaria, in via Benevento, collocazione non proprio funzionale alle attività assistenziali e, soprattutto non proprio economica. La struttura, che dal 2010 doveva essere trasferita nei padiglioni A e D dell’ex Istituto Regina Elena – con tanto di verbale di riconsegna dei locali – rimane ancora in sede impropria, al costo di 1.483.296 euro l’anno, più adeguamenti vari. In tutto, dal 2010 tale incongruenza è costata alla collettività oltre 13 milioni di euro, costi che la sanità del Lazio non potrebbe proprio permettersi. A nulla sono valse le richieste, le sollecitazioni e le azioni legali dell’ex direttore generale dell’Umberto I Domenico Alessio, che sollevò per primo il caso, facendo riferimento a numerose azioni contraddittorie e/o omissioni da parte di suoi predecessori e opponendosi alle proposte del vertice dell’Università “La Sapienza” che arrivò addirittura a predisporre un piano per trasferire il reparto di Ematologia nelle aree dello Sdo, il sistema direzionale orientale: dalla padella alla brace. Soluzione ovviamente avversata dal manager Alessio e la situazione a tale vertenza a tutt’oggi non sembra vicina. Nella capitale ogni anno vanno via più di 21 milioni in affitti passivi per i locali di Asl e ospedali e, considerando che alcuni nosocomi – San Giacomo, Forlanini, Regina Margherita e in parte Cto – sono stati smantellati e i primi due abbandonati, non è difficile ipotizzare come potrebbero essere abbattuti sprechi e sperperi ingiustificati nella sanità.

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