Per il Mobbing possibile il risarcimento

Pubblichiamo una sintesi della relazione inviataci da Fernando Cecchini, esperto di mobbing Cisl

Per la Cassazione il Mobbing è malattia indennizzabile dall’Inail. Riconosciuto il danno psichico, è scritto in una sentenza della Cassazione, che non mancherà di animare la discussione su tale condizione cui sono soggetti migliaia di lavoratori in Italia. Ora, le vittime di mobbing sul lavoro possono chiedere il risarcimento dei danni psichici, in quanto la patologia rientra tra le cosiddette malattie professionali. Infatti, le condotte vessatorie sono considerate malattie indennizzabili dall’Inail a tutti gli effetti. A stabilirlo è la Corte di Cassazione con la Sentenza numero 20774/2018. In particolare, in tema di assicurazione sociale non rileva solamente il rischio specifico proprio della lavorazione, quanto anche il “rischio specifico improprio”, ovvero quel rischio non strettamente insito nell’atto materiale della prestazione, ma collegato con la prestazione stessa. Ribaltata quindi la tesi espressa dai giudici di primo e secondo grado – secondo i quali sarebbe da escludere che l’assicurazione obbligatoria copra patologie non correlate a rischi considerati specificamente nelle apposite tabelle – in un giudizio avanzato dagli eredi di una persona deceduta. I problemi interpretativi nascono dalla mancata definizione del mobbing attraverso una legge che ne chiarisca i contenuti identificativi. Ad oggi per definire il fenomeno abbiamo una serie di sentenze, spesso in conflitto tra loro, la cui interpretazione richiede non poca esperienza. In altre parole il lavoratore dovrà imparare a leggere nella testa del suo persecutore l’esplicita volontà, al fine di poter dimostrare prove certe.

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