Contraccezione, quello che le donne non sanno

Una indagine rivela la poca conoscenza dei sistemi per prevenire gravidanze in caso di emergenza

Le donne italiane non hanno le idee chiare sulla contraccezione d’emergenza, lo rivela un’indagine, condotta da un istituto specializzato su un campione di 757 donne tra i 15 e i 45 anni. A riferirlo è Francesca Merzagora, Presidente Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere. I dati rivelano che le italiane hanno una vita sessuale attiva, il 63% delle intervistate ha dichiarato di avere rapporti sessuali regolari, e sono attente alla salute ginecologica: il 48% si è sottoposta ad una visita meno di un anno fa e il 24% fra uno e tre anni fa. Le donne si mostrano in generale consapevoli rispetto all’esistenza della contraccezione d’emergenza (87%), anche se si segnala un gap tra le 2 diverse opzioni: la conoscenza della tradizionale “pillola del giorno dopo” è consolidata in tutto il campione, mentre un buon 20% non ha mai sentito parlare della cosiddetta “pillola dei cinque giorni dopo”, recentemente introdotta sul mercato. La conoscenza passa principalmente per canali non scientifici. Anche in questo caso l’uso di “Dottor Google” è rispettato, per sei donne su dieci con l’80% delle intervistate del centro-sud. Importante è il ruolo della comunicazione in ambito scolastico secondo una donna su quattro. “Considerata l’importanza della contraccezione per il benessere psico-fisico della donna – chiosa Merzagora – avvieremo una campagna sui social network accompagnata da brochure. Per info: www.ondaosservatorio.it.

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