Assistenza ai detenuti: “Noi infermieri siamo pronti”

Monta la polemica per un appalto della Asl di Frosinone. Si tratta dell’assistenza nei penitenziari

“Noi infermieri siamo pronti immediatamente ad assistere i detenuti”. La dichiarazione è di Paolo Masi, presidente del collegio Ipasvi, in risposta alle dichiarazioni del commissario straordinario della Asl di Frosinone Luigi Macchitella, criticato per aver affidato le cure sanitarie negli istituti di pena a una cooperativa esterna. Tutto nasce dall’accusa rivolta al manager da una associazione di cittadini, AssoTutela che in un comunicato stampa stigmatizza “l’affidamento per due anni delle cure ai detenuti degli istituti di pena della provincia di Frosinone a una cooperativa esterna all’azienda, alla modica spesa di 1 milione e 200mila euro”. Secondo i rappresentanti dell’associazione, “il commissario avrebbe ignorato tutte le opzioni possibili procedendo per una strada che si dimostra improponibile, irrazionale, devastante per le casse della sanità regionale indebitata. Si sarebbe potuto ovviare con l’assunzione di 20 infermieri – insistono nel comunicato – con regolare contratto e inseriti nei ruoli sanitari. Invece si continua con il solito discutibile andazzo che nulla porta di buono, sia in termini di qualità che sul piano economico”. Secondo Macchitella sono proprio gli infermieri a rifiutare l’incarico negli istituti di pena provinciali ma la smentita del loro rappresentante è netta: “Abbiamo competenze altamente specialistiche e un codice deontologico che ci guida, per cui invitiamo la Asl ad attivarsi per la prestazione dei servizi infermieristici”. Per quanto attiene alle spese, il costo medio di un infermiere della Asl è di 40mila euro annui. Per i detenuti ne servono 20. “Il conto è immediato, sostengono da AssoTutela: 800mila euro annui contro il 1.200.000 dell’appalto di Macchitella, ovvero un risparmio di 400mila euro”.

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