A Ladispoli soppressa l’ambulanza di notte

Sospeso il servizio notturno in una zona densamente popolata e senza presidi sanitari

“Zingaretti guarda molto più alla quadratura dei conti che alla salute delle persone”. Lo sfogo è contenuto in una lettera inviataci in redazione nel mese di ottobre da un comitato di cittadini della zona del litorale. “Sospendere il servizio notturno di emergenza in un’area densamente popolata e priva di servizi è qualcosa di molto grave che non è minimamente giustificabile con una riorganizzazione delle strutture o una oculata gestione delle spese”. La nota si sofferma sul racconto di alcuni residenti, con sintomi preoccupanti, costretti nel cuore della notte a mettersi in auto e a raggiungere i più vicini ospedali della Capitale mettendo a rischio la propria salute. “Mentre Zingaretti diffonde ai quattro venti presunti risultati positivi sulla sanità, proponendo oscure tabelle e altrettanto indecifrabili indicatori di presunto successo, i cittadini si scontrano ogni giorno con mille difficoltà. A Ladispoli e dintorni, in un territorio densamente popolato da ottantamila anime e privo di ogni servizio sanitario, guai ad ammalarsi dopo le 20 e fino al mattino: non c’è soccorso. L’ambulanza di via della Luna è stata soppressa nel turno di notte, nonostante i numerosi interventi effettuati nel 2017, almeno ottocento. Per non parlare del sovrappopolamento estivo, quando la località si riempie di villeggianti. Niente da fare, alla Regione Lazio non interessano le evidenze statistiche che individuano l’emergenza come servizio strategico. Si agisce tagliando i servizi pubblici sulla pelle dei più deboli, presentandosi poi alle cosiddette ‘Autorità competenti’ come gli eroi del momento. Tutti saprebbero governare così…L’abilità – conclude la nota – sarebbe invece saper amministrare contemperando le esigenze di salute pubblica costituzionalmente garantite con i problemi di cassa, sciaguratamente provocati da discutibili gestioni”.

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