Il 118 ha 25 anni e guarda al futuro

Al congresso della Società italiana sistema 118 nuove proposte e una moderna ‘governance’    

Un compleanno ricco di buoni propositi, impegni per il futuro e progetti per l’immediato. Tutto questo al 15esimo Congresso della società scientifica “Sis 118”, che ha celebrato quest’anno, dal 28 al 30 settembre, i 25 anni della nascita del sistema di emergenza sanitaria con la tre giorni “Il 118 e il 112, nuove proposte e nuove tecnologie per una nuova gestione dell’emergenza sanitaria”. E di nuovo, dall’aggettivo ricorrente nel titolo alle idee provenienti dalla qualificata platea dell’auditorium del Massimo ne è arrivato parecchio: dall’uso dei droni per la consegna dei medicinali in zone impervie all’ottimizzazione dell’algoritmo di Maurer, utilizzato per la valutazione del rischio nei grandi eventi; dalle esperienze degli ultimi accadimenti italiani – Giubileo, Angelus, canonizzazioni ma anche catastrofi quali i terremoti e l’incidente ferroviario in Puglia – ai più sofisticati sistemi di comunicazione e ai software più aggiornati. Tale evoluzione è apprezzata da Mario Costa, memoria storica e fondatore della prima centrale operativa 118 del Lazio, che ha sottolineato “i notevoli progressi compiuti da sistema, progredito grazie al grande entusiasmo che anima i professionisti”. Una simile evoluzione necessita però di una diversa governance: si pensa a un sistema dipartimentale centralizzato, uniforme nelle risposte, non ostacolato da piani di rientro e tagli di spesa indiscriminati. Ultima sfida cui è sottoposto il sistema, da due anni a oggi, l’istituzione del numero unico di emergenza 112, un passaggio solo numerico ma non organizzativo e funzionale. “Non basta cambiare numero per migliorare un’organizzazione – afferma Pietro Pugliese, dirigente del 118 e presidente del Congresso – devono cambiare le prospettive. La situazione oggi è difforme nell’intero territorio nazionale, la spendingreview ci mette in ginocchio, il monitoraggio ministeriale sul sistema è fermo al 2008. Servirebbe un’attenzione maggiore da parte del ministero della Salute e della Protezione civile”. A conferma di questo, gli interventi di chi il soccorso lo vive sulla propria pelle, tutti i giorni in strada, tra difficoltà di ogni tipo.

Soccorso e tecnologie: dai droni all’algoritmo

Istituito con il Dpr del 27 marzo 1992, il 118 si avvale oggi dei più moderni metodi di intervento

Utilizzati a Bologna in occasione della visita di Papa Francesco, lo scorso 29 settembre, i droni sono nel futuro del sistema di emergenza 118, frutto di una evoluzione tecnologica che non si è mai arrestata. Dalla collaborazione tra le istituzioni, sono nate le “Linee di indirizzo sull’organizzazione dei soccorsi sanitari negli eventi e nelle manifestazioni programmate”, approvate dalla Conferenza Stato-Regioni il 5 agosto 2014 e validate da una circolare del ministero dell’Interno del 28 luglio 2017 che prevede l’utilizzo di un modello per quantificare i potenziali rischi nel corso di eventi con grade affluenza di pubblico. Si tratta di un algoritmo sperimentato con successo in Austria e Germania, che consente di fornire risposte immediate e adeguate per il soccorso sanitario in caso di grandi eventi e manifestazioni pubbliche.

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