L’opposizione: “Asl e ospedali: il quadro non è idilliaco”

sbardellaDuri interventi di Barillari (M5S), Sbardella (Misto), Santori (FdI) con dati su pesanti criticità

Gli esponenti dell’opposizione hanno evidenziato, al contrario, i dati relativi alle criticità: dallo squilibrio delle prestazioni tra centro e periferia all’insuccesso del progetto di integrazione sociosanitaria con le case della salute; dai lunghi tempi di attesa per visite e ricoveri alla crisi del settore della salute mentale, passando per le sofferenze di strutture accreditate di eccellenza quali il Santa Lucia e il San Raffaele. “La verità è cheusciremo dal piano di rientro in campagna elettorale, dopo che avranno pagato i territori, sia le Asl che l’organizzazione sul territorio, quindi gli  ospedali, i pronto soccorso e  i primi soccorsi. Non avremo una sanità riorganizzata, resa efficiente e in grado di fornire servizi; non avremo né ospedali, né l’alta specializzazione, né le cure primarie sul territorio” ha dichiarato il capogruppo regionale del gruppo Misto Pietro Sbardella (nella foto), focalizzando l’attenzione sulla necessità di una legge di riordino del settore, lungi dall’essere presentata da questa amministrazione.

In linea con Sbardella Fabrizio Santori, rappresentante di Fratelli d’Italia e componente della commissione Sanità: “Secondo il governatore – ha esordito – al di là di piccoli intoppi o rallentamenti gli ospedali del Lazio sono in grado di soddisfare le richieste dei cittadini, il risanamento dei conti è a portata di mano, per le liste d’attesa siamo in via di risoluzione. Tutto questo non corrisponde al vero – secondo Santori –e per rendersene conto basterebbe andare in un qualsiasi ospedale o parlare con un qualunque cittadino che abbia disgraziatamente dovuto effettuare analisi o approfondimenti diagnostici urgenti”.

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