Sbardella: “Sulle nomine dei direttori generali il centrosinistra ha una fretta sospetta”

sbardellaUna serie di nomine arrivate poco prima che venga approvata la riforma Madia che prevede nuovi criteri per l’individuazione dei direttori generali di Asl e aziende ospedaliere. Il decreto 38, firmato da Zingaretti e approvato in commissione a maggioranza, con otto voti favorevoli e quattro contrari, è un provvedimento partorito in zona Cesarini e questo ha innescato numerose polemiche. “Sarebbe stato opportuno attendere l’entrata in vigore delle nuove regole e discutere della questione con più calma e cognizione di causa”, attacca il vicepresidente della commissione Politiche sociali e salute Antonello Aurigemma (Fi). Gli fa eco Pietro Sbardella del gruppo Misto (nella foto) che attacca: “tutto legittimo ma politicamente inopportuno. Secondo i criteri stabiliti dal nuovo decreto legislativo alcuni manager non hanno i requisiti per far parte dell’albo nazionale dal quale le amministrazioni dovranno attingere in futuro. Decenza politica vorrebbe che non si procedesse pertanto a tali nomine”. Non si è fatta attendere la replica del presidente di commissione Rodolfo Lena: “Abbiamo semplicemente programmato per tempo i vari avvicendamenti, per contratti di manager in scadenza all’inizio del 2017, alla luce dei risultati che intendiamo raggiungere nel prossimo triennio”.

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