Regione Lazio: “Miglioriamo la sanità con i cantieri, più risorse e lavori”

zingaretti 3Aziende sanitarie e ospedaliere, istituti universitari, strutture di ricovero e cura a carattere scientifico. Restyling totale in tutti i centri sanitari del Lazio. Sono 25 i nuovi cantieri, per un investimento totale da 12,2 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi ad altri 87 già programmati per la sanità. Lo ha annunciato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, ponendo l’accento su come il settore della salute diventi motore di investimento, secondo gli intendimenti della giunta regionale, che si è giovata nell’ultimo anno di ulteriori 88 milioni di fondi del Giubileo, con cui sono state rimodernate le aree di pronto soccorso e le terapie intensive del Lazio. Il tutto, in previsione di un afflusso di pellegrini bisognosi di cure, la cui consistenza sarà tutta da verificare. Ma le opere non si fermano: nell’ultimo anno per la sanità sono stati stanziati 340 milioni di euro per 150 interventi tra cantieri e per il rinnovamento tecnologico, con l’approvazione del nucleo nazionale di valutazione – organismo ministeriale che presiede alle scelte sull’edilizia e le tecnologie sanitarie – con il via libera ai 264 milioni di fondi ex articolo 20 previsti della legge 67 del 1988 per l’edilizia sanitaria. Una pioggia di risorse, con la benedizione che qualche settimana fa il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha impartito senza batter ciglio. Tanto da far insorgere il presidente di una associazione a sostegno dei pazienti, AssoTutela, il cui presidente Michel Emi Maritato ha dichiarato: “Non c’è dubbio, i cantieri sono il piatto forte del Pd regionale ma non vorremmo che l’annuncio fosse dello stesso tenore di quello che campeggiava a caratteri cubitali sui manifesti elettorali per le regionali del 2000. In quel caso, i rappresentanti della giunta Badaloni, dichiararono di aver ristrutturato 300 ospedali quando tutti sanno che nel Lazio, di nosocomi ce ne sono più o meno 50. Numeri immaginati quelli regionali, specie nelle ultime dichiarazioni – incalza Maritato – ma noi vorremmo sentire altre cifre. Nessuno elenca i giorni di attesa per un esame o una prestazione, raramente si citano le ore di sosta in pronto soccorso, si occulta la cifra dei posti letto che si assottiglia sempre di più, non si evidenzia la carenza degli organici che vede sempre meno infermieri, tecnici e ausiliari praticare le corsie ospedaliere, o il numero dei precari in sanità che temono per il proprio futuro. Così come non si parla mai dell’esorbitante esborso per il ticket, arrivato a 14 euro per ogni prescrizione”.

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