La Regione Lazio ridefinisce i criteri per l’accesso alle Residenze sanitarie assistenziali

foto-rsaRsa, indietro tutta. Le norme entrate in vigore da gennaio 2015, che sbarravano la strada a molte persone con innalzamento dei parametri Isee, sono state rigettate da tre sentenze del Tar. La Regione Lazio sta perciò adeguando la normativa con i nuovi criteri per l’accesso agevolato: aumento da 13 a 20mila euro come soglia di reddito, partecipazione ai costi degli utenti finanziando i comuni con il 40% delle spese sostenute, riconversione delle strutture per acuti che intendano modificare la propria “ragione sociale”. Si arriverà così a un aumento della platea degli assistiti le cui famiglie potranno detrarre annualmente le spese sostenute. Per il momento, è stata predisposta una “memoria di giunta” nata dall’intesa tra proprietà e organizzazioni sindacali della sanità privata, insieme ai confederali del settore pubblico. Elemento importante dell’intesa è la garanzia sulla certezza dei tempi di trasferimento delle risorse dalla Regione ai Comuni, come garantito dal presidente Nicola Zingaretti e dall’assessore alle Politiche sociali Rita Visini.

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