Spallanzani, un’eccellenza in caduta libera

SpallanzaniInstabilità nella gestione, carenza di personale, consulenze e società esterne. I sindacati insorgono

Spallanzani, proclamato lo stato di agitazione. In una nota del 3 dicembre, le organizzazioni sindacali Cisl, Cobas, Nursind, Uil riunite nelle Rsu – rappresentanze sindacali unitarie – contestano lo stato di incertezza gestionale, da attribuire ai continui e repentini cambi al vertice dell’Istituto nazionale per le malattie infettive. Sotto accusa “la gestione approssimativa ed emergenziale dell’ente, del tutto priva di programmazione a medio e lungo termine”. Si contesta in primo luogo l’accorpamento con gli Ifo, Istituti fisioterapici ospitalieri San Gallicano e Regina Elena, distanti per “mission” aziendale, caratteristiche e ubicazione territoriale che, a detta delle Rsu “ha di fatto provocato confusione e instabilità, sia in ambito sanitario che tecnico-amministrativo” tanto che la stessa Regione Lazio, che ha sostenuto tale scelta, sembra volerla rimettere in discussione. Altra nota dolente “la cronica carenza di personale, che sembra ulteriormente peggiorata, incrementando il rischio clinico e compromettendo la sicurezza degli stessi operatori”. Su tutto grava un significativo esodo dei dipendenti che, ormai demotivati abbandonano l’Istituto. I sindacalisti puntano il dito contro l’esternalizzazione dei servizi e le consulenze, che graverebbero sul bilancio aziendale, affievolendo “il senso di appartenenza all’organizzazione”. Tanto che le stesse organizzazioni sindacali non confidano più nell’accoglimento delle numerose proposte presentate, paventando ulteriori cambi al vertice.

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