Risorse: scontro frontale privati sindacato

fp-cgil-Legge di stabilità, è bastata l’ipotesi del taglio di 350 milioni alle strutture sanitarie private per alimentare uno scontro tra i vertici dell’Aiop, associazione italiana spedalità privata e la Cgil, uno dei sindacati più rappresentativi del comparto.

I rappresentanti Aiop non ci stanno a fare la parte della pecora nera del settore, che succhia risorse senza assicurare prestazioni di qualità, così il presidente Gabriele Pellissero ha ricordato a Renzi in una nota che “L’ospedalità privata accreditata assicura il 25 per cento di tutti i ricoveri a carico del Servizio sanitario nazionale ma assorbe soltanto il 15 per cento della spesa ospedaliera. In tutta Europa si usano i privati nell’ambito del servizio pubblico per ridurre i costi e aumentare la qualità, in Italia – va giù duro il presidente – le Regioni difendono le proprie inefficienze per mantenere intatta la rendita politica annidata nella sanità”.

Parole taglienti che non potevano non suscitare una reazione dura. Di “intollerabile attacco al Servizio sanitario nazionale” ha parlato Cecilia Taranto, segretario nazionale Cgil Funzione pubblica che ha replicato quanto, a suo avviso, “sia facile creare profitti pretendendo di socializzare le perdite” e ha insistito sulla presunta “tendenza dei privati all’assunzione dei Drg (raggruppamenti omogenei di diagnosi, ndr) più remunerativi e convenienti. In sintesi: si accusano i privati di ricoverare casi semplici che comportino minori costi di gestione.

La dialettica non si ferma, se Aiop ritiene che da tagli agli sperperi del pubblico risparmieremmo 6 miliardi, la Cgil ribatte sui contratti di lavoro delle cliniche, che sarebbero fermi al 2007. Motivo del contendere, la speranza di ottenere più risorse statali da reinvestire nella sanità pubblica.

 

Commenti Facebook:

Commenti